SICILIA OCCIDENTALE

L'ISOLA INFINITA

Viaggio in Sicilia Occidentale

Quanti non hanno vagheggiato almeno di conoscerla? Pochi o nessuno; tanto è universale la fama della sua bellezza, tanto il ricordo di essa va unito alla storia delle più diffuse civiltà…
Inizia così un volume del Touring Club Italiano dedicato proprio alla Sicilia. Un volume uscito negli anni Trenta, e molto è cambiato… Le fotografie ci mostrano infatti dei monumenti con facciate scurite, piazze e strade colme di automobili, antiche tradizioni perdute e campagne mutate. Sebbene la sua fama si sia offuscata, vale pur sempre la pena di conoscerla, questa Sicilia dai mille volti, povera e ricca ad un tempo, chiusa e diffidente nella sua nobile decadenza eppure tutta protesa ad inserirsi in un mondo ed in un tempo moderni, mitologica e concreta, cupa e solare, magnifica e terribile.

 

Inizia insieme a noi il tuo viaggio Viaggio in Sicilia Occidentale:
– Viaggio in Sicilia Occidentale cosa vedere
– La cucina siciliana
– Viaggio in Sicilia Occidentale curiosità

 

Viaggio in Sicilia Occidentale cosa vedere

La Sicilia è un vero e proprio mondo, diversi sono gli itinerari che si possono creare per percorrerla e scoprirla tutta. Con il nostro viaggio di novembre vogliamo scoprire la Sicilia occidentale.

La prima tappa è il borgo medievale di Erice. A breve distanza da Trapani e situato sul Monte San Guliano, offre un panorama mozzafiato a 360 gradi che spazia da Trapani alle Isole Egadi. Proseguendo il nostro viaggio troviamo Marsala, con il suo elegante centro storico, e famosa per le sue saline. Queste, inserite nella Riserva naturale orientata Isole dello Stagnone, offrono infatti una vista spettacolare, specialmente al tramonto. La visita alle saline può includere la scoperta della storia dei mulini a vento e delle esperienze come diventare salinai per un giorno o fare un tour in barca nelle Isole dello Stagnone.

Ultima tappa sarà Palermo. Porto fondato dai Fenici intorno al 734 a.C. con il nome di Zyz, fiore, divenne Panormos, tutto-porto, in greco,poi Panormus per i Romani.
Passata sotto il dominio di diverse popolazioni, nel primo ventennio del XX secolo, attraversò un’epoca florida, con un intenso periodo liberty. Palazzo dei Normanni, oggi sede del Parlamento Siciliano, con la splendida Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, dalle caratteristiche cupole rosse e la chiesa della Martorana, dalla ricchissima decorazione a mosaico sono oggi tutti e tre monumenti nazionali sono solo alcuni degli edifici storici più significativi.

Oltre alle città più importanti non si possono non includere anche le sue aree archeologiche più significative: la zona archeologica di Segesta e la Valle dei Templi di Agrigento. Ognuna di queste aree archeologiche ha le sue peculiarità, che la rendono unico e imperdibile.

Antica città fondata dagli Elimi, profughi troiani, sul monte Bàrbaro, Segesta sarebbe stata fondata, secondo il mito, da Aceste, figlio della nobile troiana Egesta e del dio fluviale Crimiso. In guerra sin dalla sua fondazione con la vicina Selinunte, oggi l’area archeologica di Segesta comprende solo un tempio ben conservato e un anfiteatro.

Più famosa e maestosa è la Valle dei Templi di Agrigento. Ha un’area piuttosto estesa, con un percorso di circa 4 km, che vi porterà indietro nel tempo. I monumenti meglio conservati si trovano all’inizio dell’ingresso est, come il Tempio di Giunone e il Tempio della Concordia, il tempio più fotografato e riconoscibile grazie alla presenza della Statua di Icaro.

Non perdete anche voi l’occasione di scattarvi una foto ricordo qui! È importante notare che queste aree sono esposte al sole, quindi vi consigliamo di indossare un cappello, utilizzare la crema solare e portare molta acqua per potervi godere la visita.

 

La cucina siciliana 

La cucina siciliana offre diversi piatti capaci di stuzzicare il palato, ma concentriamoci su alcune delle specialità tipiche della Sicilia Occidentale.
Partiamo dalle cassatelle, caratterizzate come ravioli dolci ripieni di ricotta di pecora, talvolta arricchite con gocce di cioccolato, che rappresentano un prelibato piatto tipico della Provincia di Trapani. La loro storia affonda le radici con molta probabilità nella pittoresca cittadina di Calatafimi Segesta, dove fecero la loro prima comparsa già nel lontano 1700. Queste squisitezze sono addirittura annoverate tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali Siciliani (PAT), confermando così il loro ruolo di autentico tesoro gastronomico della regione.
Ci sono poi i famosi arancini, termine utilizzato nella parte orientale dell’isola o, come sono conosciute nella Sicilia Occidentale, arancine. Si tratta di una sorta di timballo di riso fritto, ripieno di vari ingredienti come ragù, prosciutto e mozzarella, a seconda dell’area geografica, e presentato in forma rotonda o conica.
L’origine di questo iconico street food risale ancora una volta al periodo della dominazione araba in Sicilia, durante il quale era consuetudine preparare delle palline di riso condite con carne d’agnello e chiamarle con il nome di un frutto dalle sembianze simili, presente nel territorio circostante: da qui quindi il nome “arancina” o “arancino”.

Un altro piatto simbolo dell’unione tra Sicilia e mondo arabo è il Cous Cous. Esso rappresenta infatti uno dei frutti della dominazione araba, essendo un piatto tipico della cucina magrebina. Tuttavia, nel corso dei secoli, si è così profondamente radicato nell’isola da trasformarsi in una rinomata specialità siciliana conosciuta in tutto il mondo: il cous cous alla trapanese. Questo piatto è una specialità tipica della zona di Trapani e di San Vito Lo Capo, tanto da aver dato vita a un evento dedicato a esso, il Cous Cous Fest, che si svolge proprio ogni settembre a San Vito Lo Capo. Ma ciò che rende unico il cous cous alla trapanese è il suo essere preparato esclusivamente con pesce, a differenza della versione araba che prevede l’uso della carne, e la sua cottura in una pentola speciale simile a una vaporiera.

Abbiamo infine le genovesi, una prelibatezza composta da un sottile e leggermente croccante guscio di pasta frolla che avvolge un morbido cuore di crema pasticcera, il tutto adornato da uno strato di zucchero a velo. Secondo la leggenda tramandata dalla tradizione, questi dolcetti erano originariamente dedicati ai marinai genovesi che frequentavano le coste del trapanese e che trovavano nella forma dei dolci un richiamo al loro copricapo tradizionale.

Per scoprire altre prelibatezze non vi resta che partire insieme a noi!

 

Viaggio in Sicilia Occidentale curiosità

Terra ispiratrice d’arte
La Sicilia non solo ha ispirato scrittori, pittori e altri artisti locali e nazionali, ma anche grandi nomi internazionali sono rimasti affascinati dall’Isola e dai suoi tesori. Si dice infatti che Pablo Picasso, in uno dei suoi soggiorni nella regione, abbia avuto l’occasione di ammirare l’affresco de “Il Trionfo della Morte, conservato oggi a Palermo presso il Palazzo Abatellis. Da qui trasse l’ispirazione per “Guernica”, una delle sue opere più famose e importanti. Quale sia la verità probabilmente resterà un mistero, ma il pittore Renato Guttuso ha raccontato che Picasso ammise dell’ispirazione durante una chiacchierata in un loro incontro…

Ti piace la pasta?
E magari il tuo formato di pasta preferito sono gli spaghetti? Beh in questo caso devi sapere che la loro origine è proprio siciliana! Infatti nel 1154 Al-Idrisi, geografo al servizio di Ruggero II di Sicilia ci fornisce una descrizione di Trabia, un piccolo paese a circa 30 km da Palermo. Questa è un’area ricca di mulini, dove veniva prodotta una particolare pasta a forma di fili leggermente arrotondati chiamati itrya che venivano poi spediti in grandi quantità in tutto il Mediterraneo.

La conosci la storia delle teste di moro?
Tra il mito e la leggenda, in Sicilia si tramanda che durante l’anno mille, quando l’isola era sotto la dominazione islamica, un soldato arabo si innamorò perdutamente di una ragazza palermitana. Giunse però il momento di separarsi e fu proprio in quel momento che il soldato rivelò alla fanciulla una verità a lungo nascosta: aveva una famiglia in Oriente da cui tornare il prima possibile. La ragazza, sentendosi tradita, per vendicarsi decapitò il soldato e utilizzò la sua testa come vaso per piantare del basilico. Così lo avrebbe avuto per sempre accanto a sé!

 

È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Novembre 2025.

MAPPA DEL VIAGGIO

Sicilia---occidentale-VIS

 

Programma di viaggio in breve

1° giorno, sabato 8 novembre 2025: Bergamo Orio al Serio > Palermo > Segesta > Erice > Marsala

Partenza dei partecipanti dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio per Palermo.
All’arrivo inizio delle visite con Segesta e Erice. Trasferimento in hotel a Marsala.

2° giorno, domenica 9 novembre 2025: Marsala > Agrigento > Marsala
Pensione completa.
Giornata dedicata alla visita di Agrigento, capitale della cultura 2025, e della Valle dei Templi.

3° giorno, lunedì 10 novembre 2025: Marsala > Isola di Mozia > Mazara del Vallo > Marsala
Pensione completa.
Imbarco sul traghetto per la visita dell’isola di Mozia e del suo museo. Trasferimento a Marsala, situata nell’area vinicola più importante della Sicilia. Sosta a una cantina per conoscere i segreti e apprezzare il famoso vino che da questa città prende il nome: il Marsala. Nel pomeriggio visita di Mazara del Vallo, con il suo centro storico.

4° giorno, martedì 11 novembre 2025: Marsala > Monreale > Palermo > Bergamo Orio al Serio
Prima colazione in hotel.
Partenza per Palermo, con sosta a Monreale per la visita del Duomo dedicato a Santa Maria la Nova. Pranzo in ristorante a Palermo e pomeriggio dedicato alla visita guidata della città.
Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro Ryan Air delle 21h05. Arrivo previsto all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio alle 22h45.

Fine dei nostri servizi.

TOUR GALLERY

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