MAROCCO DEL NORD

TANGERI, CHEFCHAOUEN, FEZ

VIAGGIO IN MAROCCO DEL NORD

Il Nord del Marocco è una tavolozza viva, che ti avvolge con i suoi colori, i suoi profumi e quella sensazione di essere altrove.

Ogni angolo racconta una storia: una medina bianca che riflette la luce, un suk che esplode di spezie e voci, una montagna che sussurra leggende berbere. È una terra sospesa tra mondi: l’Europa a un passo, l’anima araba ben piantata nella terra rossa e profumata di menta. Il nostro viaggio in Marocco del Nord è una conversazione continua tra passato e presente, mare e montagna, silenzio e fermento.

Un’esperienza pensata per chi cerca l’autenticità, per chi ha voglia di lasciarsi sorprendere senza filtri.

 

Inizia insieme a noi il tuo viaggio nel Marocco del nord: 

– Viaggio in Marocco del nord: la porta d’Africa
– Tetouan: la signora Andalusa
– Chefchaouen: la città blu
– Viaggio in Marocco del nord: Fes
– Viaggio in Marocco del nord: curiosità e chicche culturali

 

Viaggio in Marocco del nord: la porta d’Africa

Tangeri è una soglia. Non solo tra l’Africa e l’Europa, tra l’Atlantico e il Mediterraneo, ma tra realtà e visione. In nessun altro luogo il vento sa cambiare così spesso direzione, né la luce giocare così tanto con l’ombra. È una città che si fa specchio, dove ciascuno trova ciò che vuole vedere, o temeva di trovare.

Negli anni ’50 era rifugio e rovina: Burroughs, Bowles, Kerouac, Tennessee Williams. La chiamavano la città bianca, ma le sue sfumature erano infinite. Aveva il fascino dell’illegalità e l’eco delle lingue sovrapposte: arabo, francese, spagnolo, inglese. Tutte senza confini, come i suoi vicoli.

“Tangeri non è una città, è un’ossessione”, scrisse Mohamed Choukri. E forse non è cambiata molto: chi arriva sente che qualcosa si è mosso, ma non sa se dentro o fuori.
Qui il tempo si allenta, come la sabbia sotto i piedi, e resta solo una certezza: da Tangeri non si parte mai davvero.

 

Tetouan: la signora Andalusa

Tetouan è un piccolo gioiello patrimonio UNESCO e conserva una delle medine più autentiche del paese. Le sue influenze andaluse si respirano nei cortili fioriti, nella musica, nei dettagli architettonici.

Stretta tra il Rif e il mare, vive a metà strada tra la memoria spagnola e la voce amazigh, senza appartenere del tutto né all’una né all’altra. Fu la porta del Marocco verso Al-Andalus e, più tardi, il contrario: rifugio dei moriscos, eco della perdita. Gli spagnoli l’hanno attraversata come si attraversa un sogno: colonizzandola con architetture e burocrazia, ma non cancellandone l’enigma.

Ne resta un accento nei nomi delle strade, un ritmo nei cortili interni, una malinconia nei saloni vuoti delle vecchie case.

 

Chefchaouen: la città blu

Chefchaouen ti accoglie con un colpo d’occhio che lascia senza fiato: una città tutta blu, incastonata tra le montagne del Rif. Ma non è solo il colore a incantare: è l’atmosfera.

Fondata da esiliati, cresciuta nell’ombra delle montagne, è sempre stata un rifugio. Qui si veniva per nascondersi, o per dimenticare. E forse ancora si viene per lo stesso motivo, come Paul Bowles che la attraversò in cerca di quiete, gli hippie degli anni ’70 per trovare l’altro mondo.

Chefchaouen è il colore di un ricordo filtrato nel tempo. Le sue case blu non sono solo una scelta estetica: secondo alcuni, furono gli ebrei sefarditi, rifugiatisi qui nel XV secolo, a dipingerle così, ispirandosi al cielo, alla fede, al desiderio di allontanare le zanzare. Ma come ogni leggenda che resiste, la verità è forse in tutte queste ragioni, o in nessuna.

 

Viaggio in Marocco del nord: Fes

Benvenuti in un altro secolo: Fès sarà la memoria viva del tuo viaggio in Marocco del nord. Con la sua medina (la più grande zona pedonale del mondo!) piena di scuole coraniche, botteghe artigianali e le terrazze dei conciatori. Ma non è un museo: è una città giovane, pulsante, dove i rituali antichi convivono con le energie del presente.

Fès è un labirinto che non ha bisogno di uscita. Mille anni di storia compressi in una città che respira ancora con il ritmo del Medioevo. Non è un luogo da attraversare, ma da ascoltare: il suono del cuoio battuto nelle concerie, le voci che rimbalzano tra i vicoli, l’acqua che scorre nelle fontane come una scrittura antica.

Fondata da Idriss II, cresciuta con l’arrivo degli andalusi, Fès ha sempre saputo mescolare provenienze e saperi. La sua medina, Fès el-Bali, è una città dentro la città: 9.000 strade, nessun piano. “Se ti perdi, non cercare la via — cercane il senso”, sembra suggerire.

Qui si studia da secoli. L’università al-Qarawiyyin esisteva prima che l’Europa sapesse cosa fosse un’università. Ma non c’è bisogno di entrare in un’aula per imparare: basta seguire un mulo, osservare una porta, cogliere il profumo di una bottega.

 

Viaggio in Marocco del nord: curiosità e chicche culturali

La medina di Tetouan, Patrimonio dell’Umanità, è un dedalo bianco di viuzze senza tempo, dove gli artigiani lavorano ancora il legno, il rame e il cuoio come nei secoli passati. Poco toccata dal turismo di massa, conserva quell’eleganza silenziosa delle città che non si svendono, ma si lasciano scoprire con lentezza.

Lo spagnolo nel Marocco del Nord non è solo un retaggio linguistico: è una sfumatura d’anima. Nei caffè di Tetouan o tra le vie di Larache, potresti sentire un anziano parlare castigliano con accento arabo, citando magari Lorca o cantando una canzone gitana. È il risultato di un secolo di convivenza culturale, ancora palpabile nei mosaici, nella musica e perfino nella cucina.

Le donne del Rif, regione montuosa del Nord del Marocco che si estende tra il Mediterraneo e le valli interne, sono custodi di una bellezza popolare e fiera. In questi villaggi sospesi tra cielo e uliveti, la tradizione non è folclore, ma quotidianità. Durante le feste e i mercati, indossano con orgoglio cappelli di paglia (chachia) ornati con fili di lana rossa e blu, simboli di protezione e fertilità. I loro abiti tradizionali, a righe accese e forme geometriche, raccontano storie antiche — come a dire: “Noi siamo qui da sempre, e danziamo ancora sotto lo stesso cielo.”

 

Hai voglia di partire con noi? Il Nord del Marocco non ti aspetta, ti sorprende. Si parte a dicembre 2025.

MAPPA DEL VIAGGIO

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Programma di viaggio in breve

1° giorno, giovedì 11 dicembre 2025: Bergamo Orio al Serio > Tangeri
Ritrovo all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio e partenza per Tangeri.

2° giorno, venerdì 12 dicembre 2025: Tangeri
Prima colazione e cena. Giornata dedicata alla visita della città di Tangeri.

3° giorno, sabato 13 dicembre 2025: Tangeri > Tetouan > Chefchaouen
Prima colazione e cena. Partenza per Tetouane e visita della città. Trasferimento a Chefchaouen, una delle quattro città blu del mondo e visita della sua medina.

4° giorno, domenica 14 dicembre 2025: Chefchaouen > Fes
Prima colazione e cena. Partenza per Fes. All’arrivo visita della medina, la più antica delle città imperiali.

5° giorno, lunedì 15 dicembre 2025: Fes > Bergamo Orio al Serio
Prima colazione. Mattina dedicata al completamento della visita della città. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno diretto a Bergamo Orio al Serio. Fine dei nostri servizi.

TOUR GALLERY

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