Viaggio in Giappone sakura
In Giappone, la bellezza si cela nei dettagli, nei silenzi, nei gesti misurati che raccontano un’armonia antica. Nei vicoli di Kanazawa che custodiscono l’anima dei samurai, come tra le luci pulsanti di Tokyo.
Anche il tempo si muove con ritmi diversi: c’è chi cammina piano tra i templi e chi sfreccia in metropolitana, chi ascolta le campanelle furin nel vento e chi una sigla J-pop.
Ogni stagione ha un profumo, ogni angolo un rituale. Il Giappone accoglie il viaggiatore senza urlare, si racconta attraverso i suoi contrasti. È un viaggio nella bellezza composta, dove ogni incontro è una rivelazione.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Giappone:
– Viaggio in Giappone: Cerimonia del tè
– I fiori di ciliegio
– Viaggio in Giappone e tradizione
– Viaggio in Giappone e modernità
Viaggio in Giappone: Cerimonia del tè
La cerimonia del tè, uno dei riti più famosi della cultura giapponese, rappresenta una fusione di tradizioni. Nasce in Cina, in un periodo di vivaci scambi culturali con il Giappone, e le prime tracce storiche di questa usanza possono essere rintracciate nell’VIII secolo, grazie al “Canone del Tè” scritto dal monaco Lu Yu durante la dinastia Tang.
Nel corso del tempo, la cerimonia del tè ha acquisito una dimensione più profonda, evolvendosi in un rituale spirituale. I gesti compiuti dall’ospite e dagli invitati riflettono una meditazione tipica delle pratiche zen.
Per padroneggiare la Chadō (la via del tè), sono stati definiti quattro principi fondamentali: Rispetto (敬), Armonia (和), Purezza (清), Tranquillità (寂). Questi valori sono legati all’estetica del wabisabi, che esalta la bellezza dell’effimero. Vivere un’esperienza di cerimonia del tè è imprescindibile, e farlo a Kyoto, il cuore pulsante della tradizione, rende il ricordo ancora più vivido.
Nel nostro viaggio in Giappone di marzo, abbiamo già previsto una cerimonia del tè privata per il gruppo.
I fiori di ciliegio
Il fiore di ciliegio rappresenta la quintessenza della primavera giapponese. A differenza delle percezioni occidentali, non è visto solo come un evento naturale ma come un insieme di tradizioni secolari. Andare a vedere i ciliegi non è semplicemente un hobby; oggi è una vera festa e in passato era un rito significativo.
Questo evento, chiamato Hanami (che significa “osservare i fiori”), era esclusivo per l’aristocrazia fino alla pace del periodo Edo nel 1600, che ha aperto le porte a tutti. Questo ha permesso anche alle classi meno abbienti di apprezzare momenti di svago e bellezza primaverile.
Durante l’Hanami, le persone si deliziano con cibi a tema come mochi e kit kat al sakura ed è l’unica festività che permette ai giapponesi di richiedere ferie speciali
Viaggio in Giappone e tradizione
Niente è più coinvolgente per immergersi nell’atmosfera tradizionale giapponese di trascorrere una notte in un ryokan. Queste antiche locande, risalenti al periodo Edo e rimaste pressoché immutate nel tempo, sono caratterizzate dai pavimenti in tatami e dalle porte in carta di riso.
All’esterno, si possono ammirare curati giardini giapponesi con piccoli stagni e tempietti votivi, mentre all’interno si trovano i tradizionali letti con futon posati direttamente sul pavimento. Qui è possibile vivere l’esperienza delle onsen, i bagni termali giapponesi, che offrono un momento di relax e rigenerazione. Dopo un bagno ristoratore, ci si veste con gli yukata e si cena provando la cucina kaiseki.
Il concetto di Washoku sintetizza le varie interpretazioni regionali della tradizione culinaria giapponese, che spaziano dai piatti di tutti i giorni alla raffinata cucina kaiseki. Rispettando il delicato equilibrio tra uomo e natura tipico della cultura giapponese, la presentazione del cibo in recipienti di lacca, ceramica, legno o bambù contribuisce al grande fascino del Washoku. Questa cucina non mira solo a soddisfare il palato, ma coinvolge tutti e cinque i sensi.
La stagionalità gioca un ruolo fondamentale, con l’utilizzo degli ingredienti tipici di ogni periodo dell’anno. Inoltre, la cucina giapponese segue la teoria cinese dello Yin-Yang e dei cinque elementi, garantendo la presenza di cinque sapori, cinque colori e cinque metodi di cottura, coinvolgendo tutti e cinque i sensi nell’esperienza gastronomica.
Se sei curioso e interessato alla trazione giapponese legata alla primavera, non puoi perderti il nostro video.
Viaggio in Giappone e modernità
Tokyo, situata alla foce del fiume Sumida, fu denominata Edo, la porta sul fiume, quando Ieyasu Tokugawa stabilì qui il suo shogunato. Nel 1868 divenne la capitale del Giappone con il nuovo nome, che letteralmente significa “Capitale Orientale”.
Questa metropoli tentacolare è conosciuta come la città dalle mille anime, lo strambo ombelico del mondo. Di giorno è popolata da salaryman e ragazze in divisa, mentre di sera è rischiarata dalle luminose luci al neon.
Tokyo è considerata una delle più affascinanti capitali del pianeta poiché qui le tradizioni dei secoli passati coesistono con gli elementi in continua evoluzione della cultura urbana più moderna. Nonostante ospiti un quarto della popolazione giapponese, con 12 milioni di abitanti nell’area metropolitana, vanta un sistema di trasporto pubblico altamente sviluppato ed efficiente che permette una mobilità straordinaria nonostante la densità della popolazione.
Le sue architetture futuristiche la fanno somigliare a una sorta di New York in costante trasformazione, ma qui le parole chiave sono efficienza, sicurezza e cortesia.
Per un occidentale, è insolito muoversi liberamente in una città straniera senza l’ansia di dover badare al proprio portafogli; a Tokyo, è sufficiente consultare una mappa della città per ricevere gentilmente assistenza da parte dei residenti.
Tokyo è stata inclusa nella lista dei 1000 luoghi del mondo che meritano di essere visitati almeno una volta nella vita… perché non iniziare insieme?
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Marzo 2026.