MAROCCO

GRAN TOUR: IMPERIALE, NORD E DESERTO

Viaggio in Marocco gran tour

Nell’Africa occidentale, il Marocco è un paese affascinante che prende vita dalle pagine delle “Mille e una Notte“. Con i suoi profumi di spezie e contrasti cromatici, è un’attrazione irresistibile per i viaggiatori.

La storia del Marocco inizia intorno all’8000 a.C., con i Berberi che coltivavano e allevavano in un territorio fertile. L’arrivo degli Arabi ha cambiato il paesaggio e la cultura.

Durante il nostro viaggio, attraverseremo il Sahara e le montagne dell’Atlante, esplorando la medina di Marrakech, dove tradizione e modernità si incontrano. Lasciatevi catturare dai colori, suoni e sapori del Marocco.

 

Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Marocco gran tour:
– Chefchaouen, la città blu
– Marocco e le città imperiali
– Viaggio in Marocco cosa serve
– Viaggio in Marocco il deserto

 

Chefchaouen, la città blu

Chefchaouen è la “Perla Blu” del Marocco e una delle 4 città blu al mondo.
Fondata nel 1471 come baluardo difensivo contro l’avanzata portoghese, divenne rifugio per musulmani ed ebrei in fuga da Al-Andalus. Questo le diede un carattere fortemente andaluso, visibile ancora oggi nelle sue strade strette, nelle fontane ornate e nei patii silenziosi.

Il famoso colore blu che ricopre muri, scale e porte non è soltanto estetica, ma l’origine oscilla tra storia e leggenda.
Da una parte si dice richiami il cielo e l’acqua e che abbia origine da una tradizione ebraica medievale, poi mantenuta per generazioni. Gli ebrei sefarditi, rifugiatisi qui nel XV secolo, iniziarono a dipingerle così, ispirandosi alla fede, ma anche al più prosaico desiderio di allontanare le zanzare.

Chefchaouen si trova tra le montagne del Rif, cosa che le garantisce un clima più fresco rispetto alle aride pianure marocchine. Durante il protettorato spagnolo (1912-1956), Chefchaouen rimase sorprendentemente isolata, alimentando un’aura quasi mistica che ancora oggi affascina viaggiatori e pellegrini.

Oggi la città vive una seconda vita, tra artigianato in lana, botteghe di spezie e turismo consapevole, mantenendo intatto il suo spirito contemplativo. Nonostante non sia iscritta tra i patrimoni dell’umanità UNESCO, la sua medina rappresenta un esempio straordinario di armonia tra architettura vernacolare, identità culturale e paesaggio naturale.

 

Marocco e le città imperiali

Le città imperiali del Marocco sono quattro e si dislocano da nord a sud nel Paese: Rabat, Fes, Meknes e Marrakech. Si chiamano in questo modo perché, nei secoli, sono state scelte come residenze da diverse dinastie di regnanti, che le hanno arricchite con interventi architettonici.

Rabat riunisce in sé il Marocco moderno e tradizionale. Fu fondata nel 1150 e è attualmente la capitale del Paese. È situata sulla costa atlantica sulla sponda sinistra del fiume Bouregreg.

Fes è una delle città sante del Marocco, sul fondo di una fertile vallata. La città vecchia con i suoi edifici, i suoi mercati e le sue moschee, è uno dei centri più attraenti di tutto il mondo islamico.

La fondazione viene attribuita a Idrīs ibn Idrīs, discendente del profeta, nell’VIII secolo. Nel 1250 divenne capitale. Distrutta in parte da un terremoto nel 1522, la capitale fu trasferita prima a Marrakech, poi a Meknès.

Fes ridivenne capitale nella prima metà del XIX secolo fino al 1912 quando il governatore coloniale francese Lyuatey si trasferì a Rabat. Fès è famosa per la sua medina, nome con cui gli europei indicano la parte vecchia delle città arabe, dalle strade tortuose e strette, in cui è facile perdersi. Fra i monumenti più affascinanti c’è la madrasa degli Attārīn, i profumieri. Oltre ai monumenti imperiali, Fes è famosa per il quartiere dei conciatori di pelli, con le vasche scavate sui tetti.

Marrakech, il cuore pulsante del Paese. Il suo centro è Jema el-Fna, la piazza attorno alla quale si sviluppa la città vecchia. Il suo aspetto cambia nel corso della giornata: di mattina e pomeriggio ospita il mercato all’aperto, con bancarelle di stoffe, datteri, spremute d’arancia, uova di struzzo.

A fianco, gli artigiani tradizionali: dai decoratori con l’henné ai cavadenti, dagli indovini agli acrobati, dai suonatori di piazza agli incantatori di serpenti. Quando poi scende la sera, vengono disposte tavole e panche per cenare con couscous e tajine, allietati da musicanti gnaoua e cantastorie.

 

Viaggio in Marocco il deserto

Nel cuore sud-orientale del Marocco, al margine dell’altopiano pre-sahariano, l’Erg Chebbi si apre come un oceano dorato, le cui dune mobili possono raggiungere i 150 metri di altezza.

Questo vasto erg, ovvero un deserto sabbioso, si estende per circa 30 chilometri in lunghezza e 5 in larghezza, nei pressi dell’oasi di Merzouga. Qui il clima è inospitale, ma il paesaggio ripaga di tutto: il silenzio è sovrano e l’orizzonte si fonde con il cielo.

Secondo la tradizione locale, le dune nacquero come punizione divina su un villaggio che aveva rifiutato l’ospitalità a una donna indigente.

Oggi, la sabbia finissima dai toni caldi e cangianti accompagna i ritmi di una vita antica: carovane di dromedari, tende berbere e villaggi in pisé parlano di un equilibrio millenario tra l’uomo e l’aridità.

 

Viaggio in Marocco cosa serve

I cittadini italiani possono viaggiare per turismo in Marocco. È solamente necessario il passaporto in corso di validità.

Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti.

 

 

È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte ad Aprile 2026.

MAPPA DEL VIAGGIO

viaggio in marocco 2 ottobre

 

Programma di viaggio in breve

1° giorno, mercoledì 22 aprile 2026: Milano Malpensa > Casablanca
Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa e partenza con volo di linea diretto a Casablanca.

2° giorno, giovedì 23 aprile 2026: Casablanca > Rabat
Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Casablanca, pomeriggio trasferimento e visita di Rabat.

3° giorno, venerdì 24 aprile 2026: Rabat > Asilah > Tangeri
Pensione completa. Pranzo in ristorante. Partenza per Asilah, proseguimento per Tangeri e all’arrivo visita.

4° giorno, sabato 25 aprile 2026: Tangeri > Cap Spartel > Tetouan > Tangeri
Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Cap Spartel e nel pomeriggio proseguimento per la visita di Tetouan. Rientro in hotel a Tangeri.

5° giorno, domenica 26 aprile 2026: Tangeri > Chefchaouen
Pensione completa. Partenza per Chefchaouen e visita della città blu.

6° giorno, lunedì 27 aprile 2026: Chefchaouen > Volubilis > Meknes > Fes
Pensione completa. Partenza per Volubilis e visita al sito romano. Proseguimento per la visita panoramica di Meknes e pernotto a Fes.

7° giorno, martedì 28 aprile 2026: Fes
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita di Fes.

8° giorno, mercoledì 29 aprile 2026: Fes > Midelt > Erg Chebbi (Merzouga)
Pensione completa. In mattinata partenza per Midelt, attraversando la zona collinare di Ifrane e Zad. Proseguimento attraverso le gole di Ziz, verso Merzouga. Cammellata al tramonto e pernotto nel deserto.

9° giorno, giovedì 30 aprile 2026: Erg Chebbi (Merzouga) > Gole di Todra > Ouarzazate
Pensione completa. Escursione a dorso di cammello per assistere all’alba sulle dune. Rientro al campo per la prima colazione e successiva partenza in bus verso la valle del Todra. Proseguimento per Ouarzazate.

10° giorno, venerdì 1° maggio 2026: Ouarzazate > Ait Benhaddou > Marrakech
Pensione completa. Visita di Ouarzazate, con la kasbah di Tifoultoute. A seguire visita della kasbah di Ait Ben Haddou. Proseguimento per Marrakech.

11° giorno, sabato 2 maggio 2026: Marrakech
Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Marrakech. Pomeriggio libero. In serata trasferimento in riad per cena tradizionale.

12° giorno, domenica 3 maggio 2026: Marrakech > Casablanca > Milano Malpensa
Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo di linea di rientro in Italia, via Casablanca.

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