Viaggio in Patagonia e Argentina: la terra del mar dulce
Stai pensando di programmare un viaggio in Patagonia e Argentina, il viaggio dei tuoi sogni… ma non sai da dove iniziare? Nessun problema: scopri con noi cosa non devi assolutamente dimenticare per un viaggio in Patagonia e Argentina.
Prima di tutto, un po’ di storia.
Quando Juan Díaz de Solís nel 1516 fece naufragio, gli indigeni che lo salvarono gli offrirono doni d’argento. Juan avrebbe voluto chiamare quelle coste Tierra del Mar Dulce, ma l’eco di quei doni d’argentum giunse alle Cortes e quel paese divenne per sempre Argentina.
L’Argentina è un grande paese, distesa quasi per intero a occupare il cono meridionale dell’America. Una nazione dalle grandi diversità paesaggistiche: dalla Pampa, alla Terra del Fuoco, dalle Ande all’Oceano, dai grandi ghiacciai all’impeto delle cascate di Iguazù.
Per questo motivo, organizzare un viaggio in Argentina e Patagonia richiede la giusta preparazione.
Scopri insieme a noi come organizzare il perfetto viaggio in Patagonia e Argentina:
– Buenos Aires e il Tango argentino
– Viaggio in Patagonia – Argentina e il Perito Moreno
– La Terra del Fuoco in Patagonia
– Le cascate di Iguazù in Argentina
Buenos Aires e il Tango argentino
Un viaggio organizzato in Patagonia e Argentina non può che cominciare da Buenos Aires, la sua capitale e il suo cuore pulsante.
La città fu fondata per la prima volta dallo spagnolo Pedro de Mendoza col nome di Ciudad del Espíritu Santo y Puerto Santa María del Buen Ayre.
Nel 1580 l’esploratore spagnolo Juan de Garay la fondò per la seconda, e definitiva, volta la città col nome di Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires in onore del santuario di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari.
Buenos Aires è città di grandi strade, piazze e parchi, l’Avenida 9 de Julio, la via più grande del mondo. Tra i quartieri più famosi della città, San Telmo è il quartiere storico più caratteristico di Buenos Aires, che un po’ come Montmartre, ha cominciato a essere frequentato da artisti e intellettuali trasformandosi in un luogo alla moda pieno di gallerie d’opere d’arte e bar di tango.
Un pensiero triste che si balla, come lo definì Enrique Santos Discépolo, il tango è il ballo simbolo dell’Argentina e nasce sul Rio de la Plata, tra Argentina e Uruguay.
Il 30 settembre 2009, l’Organizzazione culturale delle Nazioni Unite, UNESCO, ha dichiarato il Tango come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Viaggio in Patagonia – Argentina e il Perito Moreno
La Patagonia è divisa tra Argentina e Cile, attraversata dalle Ande e distesa tra i due grandi oceani Pacifico e Atlantico. La regione deve il suo nome ai patagoni, coniato da Ferdinando Magellano per i nativi di quelle terre, che lui scambiò per giganti.
Ampie pianure steppiche, alle quali si susseguono altopiani. La Patagonia Argentina inizia dalla Penisola di Valdes e si estende fino alla Terra del Fuoco, includendo anche la regione dei grandi ghiacciai.
La primavera argentina (ovvero l’autunno italiano) è il periodo ideale per inserire una tappa della Penisola di Valdes. Nei mesi tra ottobre e dicembre, nelle acque calde e protette del Golfo Nuovo, vengono a crescere i propri piccoli le balene franche. Poco più a sud si trova anche la pinguinera di Punta Tombo, casa dei Pinguini Magellano, popolatissima negli stessi mesi.
Quasi 1.500 Km più a sud-ovest, ma sempre nella grande regione della Patagonia, si trova il ghiacciaio Perito Moreno, terza riserva al mondo d’acqua dolce.
Viene definito un ghiacciaio in movimento, che avanza di circa 2 metri al giorno grazie a una sorta di cuscino d’acqua che tiene staccato il ghiaccio dalla roccia. Il fronte del ghiacciaio è formato da una lingua lunga circa 5 Km che si staglia per oltre 60 m sul lago Argentino.
Quando il fronte del ghiacciaio raggiunge la Penisola de Magallanes sull’altra sponda del lago Argentino, forma una diga naturale che separa le due metà del lago. A causa di questo sbarramento il livello d’acqua da una delle due parti del lago può risalire fino a 30 m, l’acqua filtra nelle crepe provocate dall’enorme pressione prodotta da questa massa d’acqua e fa crollare enormi blocchi di ghiaccio che precipitano nel lago con un imponente fragore.