VIAGGIO IN PATAGONIA E ARGENTINA: IL PAESE DEL MAR DULCE

Icon Giugno 27, 2024
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Viaggio in Patagonia e Argentina: la terra del mar dulce 

Stai pensando di programmare un viaggio in Patagonia e Argentina, il viaggio dei tuoi sogni… ma non sai da dove iniziare? Nessun problema: scopri con noi cosa non devi assolutamente dimenticare per un viaggio in Patagonia e Argentina.

Prima di tutto, un po’ di storia.
Quando Juan Díaz de Solís nel 1516 fece naufragio, gli indigeni che lo salvarono gli offrirono doni d’argento. Juan avrebbe voluto chiamare quelle coste Tierra del Mar Dulce, ma l’eco di quei doni d’argentum giunse alle Cortes e quel paese divenne per sempre Argentina.

L’Argentina è un grande paese, distesa quasi per intero a occupare il cono meridionale dell’America. Una nazione dalle grandi diversità paesaggistiche: dalla Pampa, alla Terra del Fuoco, dalle Ande all’Oceano, dai grandi ghiacciai all’impeto delle cascate di Iguazù.

Per questo motivo, organizzare un viaggio in Argentina e Patagonia richiede la giusta preparazione.

 

Scopri insieme a noi come organizzare il perfetto viaggio in Patagonia e Argentina:
– Buenos Aires e il Tango argentino 
– Viaggio in Patagonia – Argentina e il Perito Moreno
– La Terra del Fuoco in Patagonia 
– Le cascate di Iguazù in Argentina 

 

Buenos Aires e il Tango argentino 

Un viaggio organizzato in Patagonia e Argentina non può che cominciare da Buenos Aires, la sua capitale e il suo cuore pulsante.

La città fu fondata per la prima volta dallo spagnolo Pedro de Mendoza col nome di Ciudad del Espíritu Santo y Puerto Santa María del Buen Ayre.
Nel 1580 l’esploratore spagnolo Juan de Garay la fondò per la seconda, e definitiva, volta la città col nome di Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires in onore del santuario di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari.

Buenos Aires è città di grandi strade, piazze e parchi, l’Avenida 9 de Julio, la via più grande del mondo. Tra i quartieri più famosi della città, San Telmo è il quartiere storico più caratteristico di Buenos Aires, che un po’ come Montmartre, ha cominciato a essere frequentato da artisti e intellettuali trasformandosi in un luogo alla moda pieno di gallerie d’opere d’arte e bar di tango.

Un pensiero triste che si balla, come lo definì Enrique Santos Discépolo, il tango è il ballo simbolo dell’Argentina e nasce sul Rio de la Plata, tra Argentina e Uruguay.

Il 30 settembre 2009, l’Organizzazione culturale delle Nazioni Unite, UNESCO, ha dichiarato il Tango come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

 

Viaggio in Patagonia – Argentina e il Perito Moreno

La Patagonia è divisa tra Argentina e Cile, attraversata dalle Ande e distesa tra i due grandi oceani Pacifico e Atlantico. La regione deve il suo nome ai patagoni, coniato da Ferdinando Magellano per i nativi di quelle terre, che lui scambiò per giganti.

Ampie pianure steppiche, alle quali si susseguono altopiani. La Patagonia Argentina inizia dalla Penisola di Valdes e si estende fino alla Terra del Fuoco, includendo anche la regione dei grandi ghiacciai.

La primavera argentina (ovvero l’autunno italiano) è il periodo ideale per inserire una tappa della Penisola di Valdes. Nei mesi tra ottobre e dicembre, nelle acque calde e protette del Golfo Nuovo, vengono a crescere i propri piccoli le balene franche. Poco più a sud si trova anche la pinguinera di Punta Tombo, casa dei Pinguini Magellano, popolatissima negli stessi mesi.

Quasi 1.500 Km più a sud-ovest, ma sempre nella grande regione della Patagonia, si trova il ghiacciaio Perito Moreno, terza riserva al mondo d’acqua dolce.
Viene definito un ghiacciaio in movimento, che avanza di circa 2 metri al giorno grazie a una sorta di cuscino d’acqua che tiene staccato il ghiaccio dalla roccia. Il fronte del ghiacciaio è formato da una lingua lunga circa 5 Km che si staglia per oltre 60 m sul lago Argentino.

Quando il fronte del ghiacciaio raggiunge la Penisola de Magallanes sull’altra sponda del lago Argentino, forma una diga naturale che separa le due metà del lago. A causa di questo sbarramento il livello d’acqua da una delle due parti del lago può risalire fino a 30 m, l’acqua filtra nelle crepe provocate dall’enorme pressione prodotta da questa massa d’acqua e fa crollare enormi blocchi di ghiaccio che precipitano nel lago con un imponente fragore.

La Terra del Fuoco in Patagonia 

Solamente 500 anni fa, quella che oggi conosciamo come Terra del Fuoco, era la sconosciuta Terra Australis Incognita. In cerca di un passaggio per le Indie, fu Magellano a portarla sulle carte della Vecchia Europa.
La nave si trovava già sotto i 52 parallelo, quando dalla nebbia emerse una serie di luci lungo l’orizzonte. Erano i falò dei Selknam, i nativi che abitavano Karukinka, l’odierna Terra del Fuoco.

Oggi Ushuaia è la Fine del Mondo, luogo letterario di confine tra la terra e il mare e tra i due grandi paesi di Argentina e Cile. Il Canale di Beagle la separa dai ghiacci perenni e la Catena Martin la abbraccia in una combinazione unica di montagne, mare, ghiacciai e foreste.

Qui l’inverno rimane più a lungo. Le nevi perenni dei grandi ghiacciai trattengono il freddo, ma non l’umido, che stagna nella parte Cilena delle Ande.

Quando visiterai Ushuaia durante il nostro viaggio in Argentina e Patagonia, attrezzati con una giacca invernale e scarpe impermeabili, berretta di lana e una sciarpa calda.

I cittadini italiani possono viaggiare per turismo in Argentina. Sarà necessario il passaporto con 6 mesi di validità residua.
Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti sull’Argentina e sul Brasile per quanto riguarda le cascate di Iguazù.

 

Cascate di Iguazù in Argentina 

Concludere il viaggio in Patagonia e Argentina con le cascate di Iguazù, lascia un ricordo indelebile nei cuori dei viaggiatori. Eppure, se non farete un passo oltre confine, vi perderete parte dello spettacolo.

Le cascate sono generate dall’omonimo fiume che divide lo stato brasiliano del Paraná e la provincia argentina di Misiones, poco prima di gettarsi nel Rio Paraná pochi chilometri più oltre, al confine con il Paraguay. Il panorama dal lato brasiliano è un quadro: passeggiando lungo i sentieri del parco, il fronte si distende uscendo dalla foresta.

Dal lato argentino, invece, è come camminare direttamente sull’acqua. Il sistema di passerelle, costruito sopra ai salti d’acqua vi fa immergere in questo ecosistema unico, in tutta la sua potenza.

Iguassù viene dal guaraní y, acque, e guasu, grandi. Infatti, il sistema conta ben 275 cascate, con altezze fino a 70 m, lungo 2,7 Km del fiume Iguazú. La Garganta del Diablo, gola del diavolo, sul lato argentino, una gola a forma di U profonda 150 m e lunga 700 m, è la più imponente.

La guida Lonely PlanetTM include le Cascate di Iguassù tra le dieci cascate più imponenti del mondo.

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