Viaggio in Bhutan e Calcutta
Il Bhutan, noto come “Terra del Drago” o Druk Yul, si trova tra le vette maestose dell’Himalaya, simbolo di innalzamento spirituale.
Il paese ha una visione del progresso che si distacca dal concetto di PIL, sostituendolo con il FIL, l’Indice di Felicità Interna Lorda, un approccio che pone l’individuo, il benessere interiore, i valori culturali e la protezione dell’ambiente al centro dello sviluppo.
Nonostante il Bhutan sia considerato uno dei paesi più poveri secondo i parametri occidentali, la qualità della vita è alta, con sanità e istruzione gratuite per il 90% della popolazione. Il turismo è regolamentato dal governo per preservare la cultura e l’ambiente, con circa 12.000 turisti ammessi ogni anno.
Calcutta, capitale del Bengala occidentale, sorge vicino al delta del Gange, ed è la terza città per dimensioni dell’India.
Con un forte legame con il periodo coloniale britannico, la città conserva la tradizione vittoriana più di ogni altra città indiana. Calcutta è anche conosciuta come la città di Rabindranath Tagore, il poeta e drammaturgo premio Nobel, e di Madre Teresa, che qui ha dedicato la sua vita ai più bisognosi. Oggi, Calcutta è un grande polo industriale e culturale, un crocevia di contrasti sociali e una città in continua evoluzione che continua a riflettere la complessità e la bellezza dell’India.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Bhutan e Calcutta:
– Viaggio in Bhutan e Calcutta: cosa vedere
– Il paese della felicità
– La città di Madre Teresa
– Viaggio in Bhutan e Calcutta: cosa serve
Viaggio in Bhutan e Calcutta: cosa vedere
India e Bhutan, pur essendo paesi distinti, condividono una profonda connessione culturale, religiosa e geografica. Entrambi si trovano nel cuore dell’Asia meridionale e sono influenzati dalla tradizione del Buddhismo, che gioca un ruolo centrale nella vita spirituale e quotidiana di entrambe le nazioni.
Il nostro viaggio alla scoperta di questi due paesi inizia e termina con Calcutta. La visita al Victoria Memorial, un imponente edificio in stile indo-coloniale, permette di comprendere l’influenza britannica sulla città. La città ospita anche il Howrah Bridge e l’Indian Museum, uno dei più antichi al mondo, con collezioni che spaziano dall’archeologia all’arte indiana. Il mercato dei fiori e il quartiere di Kumartul offrono uno spaccato della tradizione artigianale locale.
Spostandoci in Bhutan, il Tashichodzong, che funge da residenza del governo e monastero, è il cuore amministrativo e religioso del paese. Un altro punto di riferimento spirituale importante è il Memorial Chorten, dedicato al terzo re del Bhutan.
Infine, a Paro, il Taktsang Monastery, noto anche come il Nido della Tigre, è raggiungibile con una camminata di circa tre ore.
Questo monastero è uno dei luoghi più significativi per i buddhisti. Non lontano da qui, il Rinpung Dzong, uno dei più grandi e maestosi del Bhutan, rappresenta una tappa fondamentale sia dal punto di vista storico che architettonico.
Il paese della felicità
Il Bhutan è un paese poco considerato dal turismo di massa, ma proprio per questo conserva un fascino unico e autentico. Situato nel cuore dell’Himalaya, è noto per le sue bellezze naturali, i suoi monasteri incastonati tra le montagne e la sua cultura profondamente radicata nelle tradizioni buddiste.
Una curiosità che lo rende unico è il suo Indice di Felicità Nazionale Lorda (FNL), un indicatore creato per misurare il benessere della popolazione attraverso aspetti come la cultura, l’ambiente, la salute e la giustizia sociale, in opposizione al PIL.
Inoltre, pur essendo un piccolo paese, il Bhutan è uno dei pochi che ha adottato una politica di crescita verde, impegnandosi a mantenere una copertura forestale che supera il 70% del suo territorio. La sua costituzione garantisce che le foreste non scendano mai sotto questa soglia, rendendo il paese un esempio di sostenibilità ambientale. Inoltre, il Bhutan è l’unico paese al mondo a essere carbon negative, assorbendo più anidride carbonica di quanta ne emetta.
Un altro elemento distintivo del paese è sicuramente l’ospitalità tipica bhutanese: gli abitanti sono noti per la loro accoglienza calorosa e il rispetto per i visitatori, trattandoli come ospiti onorati.
La città di Madre Teresa
Capitale del Bengala Occidentale, Calcutta si affaccia sul fiume Hoogly ed è un crogiolo di storia, cultura e tradizioni. Fondata nel 1690 dall’ufficiale britannico Job Charnock, è stata la capitale dell’India britannica fino al 1911, lasciando un’impronta profonda nell’architettura e nella cultura della città.
Oggi, Calcutta è una metropoli vivace, famosa per i suoi mercati, i suoi templi e per essere un centro culturale che ha dato i natali a molti intellettuali e artisti, tra cui il poeta Rabindranath Tagore, premio Nobel per la letteratura.
La città è anche strettamente legata alla figura di Madre Teresa, che ha dedicato la sua vita ad aiutare i più poveri e disagiati. La sua Casa Madre, ancora oggi un punto di riferimento per chi desidera portare avanti il suo lavoro, è diventata un simbolo di speranza e carità. Tra le sue meraviglie architettoniche spiccano il Victoria Memorial, esempio di architettura indo-coloniale, e l’Indian Museum, uno dei più antichi musei del mondo.
Viaggio Bhutan e Calcutta: cosa serve
Sia per entrare in Bhutan che per entrare in India è necessario un visto turistico.
È inoltre necessario il passaporto con una validità residua di 6 mesi dalla data di rientro in Italia.
Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI sia per il Bhutan che per l’India, in modo da rimanere aggiornato.
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Novembre 2025.