Viaggio in Brasile
Nel 1808, dopo che Napoleone invase Lisbona, la famiglia reale e la corte portoghese scapparono a Rio de Janeiro, aiutate dalla marina militare inglese. Quando nel 1822 Giovanni VI ritornò a Lisbona, il figlio Pietro che era rimasto a Rio, dichiarò l’indipendenza del Brasile e si proclamò imperatore di una dinastia che durerà sessant’anni e sarà abbattuta da un feldmaresciallo agli ordini dei proprietari terrieri contrari all’abolizione della schiavitù.
Sembra la trama di un’operetta, ma è tutto vero. È la storia della nascita del più grande paese del Sudamerica e delle telenovelas.
Benvenuti in Brasile, lo stato carioca.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Brasile:
– Viaggio in Brasile itinerario
– Natura in Brasile
– Viaggio in Brasile cosa portare
– Samba, calcio e Capoeira
– Viaggio in Brasile cosa sapere
Viaggio in Brasile itinerario
Il Brasile è uno degli stati più grandi del Sud America, impossibile da vedere tutto con un unico viaggio.
Per la prima volta l’ideale è includere le città più famose e unirle alle meraviglie naturalistiche, in un itinerario variegato che sia anche un assaggio delle diverse anime del paese.
Salvador fu il primo porto coloniale del nuovo mondo e la prima capitale brasiliana. Qui sopravvivono pratiche religiose sincretiche d’influenza africana, nate nel periodo in cui agli schiavi era proibito seguire i loro credi animisti africani. La Santeria e il Candomblé, ma anche la Capoeira, un’arte marziale con forti radici nelle danze popolari africane.
Il carnevale di Salvador, seppur meno celebre di quello di Rio, è considerato tra i dieci eventi più affollati del mondo, con una partecipazione di oltre due milioni di persone.
Parecchi chilometri più a sud, si trova la Baia di Guanabara. Qui approdò, il 1° gennaio del 1502, una spedizione guidata da Amerigo Vespucci. Li accolsero gli Indios Tupì che abitavano la baia, e che chiamarono cari oka “uomini bianchi”, i nuovi arrivati.
Più di trecento anni più tardi, questo luogo è ancora conosciuto come uno tra i dieci porti più suggestivi del mondo. Dove siamo? A Rio de Janeiro.
La capitale del carnevale più celebre al mondo: quattro giorni durante i quali sfilano all’interno del Sambódromo le migliori scuole di samba della città.
Natura in Brasile
Da nord a sud, il Brasile è un susseguirsi di ecosistemi a contrasto tra loro. Dai Lencois del Maranao alle miniere tra le montagne del Minas Gerais.
Tra gli ambienti naturali, uno tra i più famosi è quello dell’Amazzonia. Una regione che custodisce la più vasta foresta pluviale al mondo e il più ricco sistema fluviale. Il Rio delle Amazzoni raccoglie circa il 20 per cento dell’acqua dolce che si trova sulla Terra, mentre la foresta condiziona e regola il clima dell’intero pianeta.
Ma un viaggio in Brasile non sarebbe completo senza una visita all’estremo confine sud con l’Argentina, segnato dalle Cascate di Iguaçu. Dal guaraní y, acque, e guasu, grandi. Le cascate sono generate dall’omonimo fiume che divide lo stato del Paraná e la provincia argentina di Misiones, poco prima di gettarsi nel Rio Paraná pochi chilometri più oltre, al confine con il Paraguay.
Il sistema delle cascate comprende 275 salti, con altezze fino a 70 m, lungo 2,7 Km del fiume Iguaçú. La Garganta del Diablo, gola del diavolo, sul lato argentino, una gola a forma di U profonda 150 m e lunga 700 m, è la più imponente.
Le passerelle che scavalcano le cascate sono tra le dieci punti di osservazione più mozzafiato del mondo.
Viaggio in Brasile cosa portare
La prima cosa da considerare, prima di partire per un viaggio in Brasile, è che si trova nell’emisfero opposto al nostro. Dunque, le stagioni sono invertite. A Marzo, il clima è caldo e piacevole, con lunghe giornate adatte alle visite delle città e dei parchi naturali.
Circa il 90% del territorio si stende tra l’Equatore e il Tropico del Capricorno, mentre nel restante 10% il clima è subtropicale. Quindi, porta con te abiti estivi, ma preferisci le maniche lunghe per la sera, per proteggerti dagli insetti. Soprattutto per i giorni di visita a Iguassù, dove il clima è molto umido, non dimenticare un impermeabile, ma prevedi anche un cambio in più perché bagnarsi è parte della visita!
Samba, calcio e Capoeira
Un tempo, il primo approdo degli schiavi deportati dall’Africa era Salvador di Bahia. Qui le loro tradizioni si fusero a quelle indigene, dando origine ad uno dei balli che diventerà il simbolo del Brasile.
Molto probabilmente il termine samba deriva da un dialetto congolese e significa “ombelico”, a simboleggiare i movimenti frenetici del ballo. La diffusione del samba si lega profondamente al candomblé, la religione afrobrasiliana che fonde religioni africane e cattolicesimo. Inizialmente, infatti, questa danza aveva una natura prevalentemente religiosa e spirituale.
La città di Rio è un luogo fondamentale per lo sviluppo del samba, l’equivalente di New Orleans per il jazz. In particolare, è stato il carnevale di Rio de Janeiro a contribuire significativamente al samba carioca come lo conosciamo oggi.
L’altra faccia della medaglia brasiliana è la grande passione per il calcio. La Seleção è una delle nazionali più titolate al mondo e negli anni ha dato i natali a campioni di fama internazionale.
Unica nazionale ad aver partecipato a tutte le edizioni del mondiale, nasce nel 1914 ma è solo 14 anni dopo che disputa la prima partita contro una squadra europea. Se gli inizi non furono incoraggianti, il 1958 vide la prima vittoria nella massima competizione mondiale e la consacrazione tra le formazioni migliori.
Danze e forza fisica si fondo nella Capoeira, un arte marziale brasiliana spesso scambiata per una danza. Infatti, è una sintesi tra lotta, acrobazie, canti e musica mutuata dal periodo schiavista della colonizzazione portoghese. Gli schiavi si allenavano nei combattimenti dissimulando con la danza, per non insospettire gli schiavisti.
Assistere ad una pratica di Capoeira è spettacolare: i partecipanti formano un cerchio e al ritmo delle percussioni e incitano cantando i lottatori, che a due a due si confrontano.
Viaggio in Brasile cosa sapere
Per i cittadini italiani è necessario il passaporto con una validità minima residua di 180 giorni dalla data di rientro. Il visto non è necessario.
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È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte ad Marzo 2024.