Viaggio in Cina con Guilin ad Aprile
“Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà”
Parola di Napoleone, che così si espresse nel 1816, dopo aver letto la relazione di viaggio di Lord Macartney, primo ambasciatore inglese in Cina. Oggi queste parole si avverano nella dimensione economica, prima ancora che in quella militare a cui pensava l’imperatore.
La Cina di oggi è molto diversa rispetto al passato, e non solo per via dei grattacieli, delle automobili e della ricchezza in mostra nelle grandi città, è un paese che oscilla tra sviluppo incontrollato e ricchezza individuale: un rompicapo, per chiunque cerchi di capirla. “La tigre acquattata, il dragone nascosto” è un proverbio cinese che ci parla di talenti e qualità nascosti.
Allo stesso modo, una Cina che sembra non poter offrire più dei classici percorsi, si riscopre in villaggi nascosti al turismo di massa.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Cina con Guilin:
– Viaggio in Cina cosa vedere
– Pechino e la Città Proibita
– Il Primo Imperatore e l’Esercito di Terracotta
– Guilin e il té
– Documenti necessari per un viaggio in Cina con Guilin
– Pingyao: la perla dello Shanxi
Viaggio in Cina cosa vedere
Non è possibile esaurire cosa vedere con un unico viaggio in Cina. Dalle metropoli ultra moderne alla tradizione, che irradia dalle campagne e pervade ogni aspetto della vita quotidiana nelle città.
Iniziare con un percorso che preveda tutte le tappe classiche è necessario per cominciare a scoprire questo paese complesso. Così come programmare un viaggio in compagnia di una guida locale parlante italiano, per approfondire insieme aspetti culturali e usi così diversi dai nostri. Essenziale anche prevedere esperienze locali, come una cena a base di anatra laccata alla pechinese, oppure un tratto in treno superveloce!
Senza dubbio, il punto di partenza deve essere la capitale. Pechino, il cuore del dragone.
Letteralmente, Beijing significa capitale del nord, ma popolarmente è anche detta Yanjing, in riferimento all’antico stato Yan della dinastia Zhou. Proprio durante la dinastia Yuan, Pechino era conosciuta come Khanbaliq, come riferito anche da Marco Polo.
Fu Yongle, terzo imperatore Ming che nel 1403 rinominò la città Beijing. Durante questo periodo furono eretti la Città Proibita e il Tempio del Paradiso.
Oggi Pechino è inclusa tra i dieci must see di una vita!
Pechino e la Città Proibita
Pechino, la capitale della Cina, è una città ricca di storia e cultura, testimone del passaggio di grandi dinastie imperiali. Tra le sue meraviglie più celebri spicca la Città Proibita, un complesso monumentale che fu il cuore del potere imperiale per quasi 500 anni.
Costruita durante la dinastia Ming (1406-1420), la Città Proibita è un vasto palazzo che sorge nel centro di Pechino, circondato da mura alte e un ampio fossato. Il suo nome deriva dal fatto che solo l’imperatore, la sua famiglia e i cortigiani avevano il permesso di accedervi; il popolo comune non poteva entrare senza autorizzazione.
L’architettura della Città Proibita è un esempio della tradizione cinese, con palazzi, cortili, giardini e sale cerimoniali disposti secondo rigorosi principi di simmetria e feng shui. Al suo interno si trovano oltre 900 edifici, che ospitano una vasta collezione di opere d’arte, mobili e manufatti di inestimabile valore.
Nel 1987, la Città Proibita è stata inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, riconoscendo il suo significato culturale e storico non solo per la Cina, ma per l’intero mondo.
Il Primo Imperatore e l’Esercito di Terracotta
Il Primo Imperatore cinese, Qin Shi Huang, è una delle figure più iconiche della storia della Cina. Salito al trono nel 221 a.C., unificò il paese, creando il primo impero cinese sotto la dinastia Qin. La sua leadership segnò un’epoca di straordinarie trasformazioni politiche, sociali e infrastrutturali.
Qin Shi Huang è celebre per le sue riforme, che includono la standardizzazione della scrittura, delle misure e delle monete, e per la costruzione di enormi opere pubbliche, tra cui la Grande Muraglia cinese.
Tuttavia, è forse più noto per l’imponente esercito di terracotta, scoperto nel 1974 vicino alla sua tomba, nella provincia di Shaanxi. Questo esercito funerario fu realizzato per accompagnarlo nell’aldilà e proteggere il suo spirito nel regno dei morti. L’esercito è composto da oltre 8.000 soldati in terracotta, ognuno con caratteristiche uniche e dettagli finemente lavorati, insieme a carri e cavalli.
La scoperta dell’esercito di terracotta ha fornito una visione sulla potenza militare e sulla cultura del periodo Qin. Non solo rappresenta la grandezza del Primo Imperatore, ma anche la sua visione di un regno immortale, dove il potere continuava oltre la morte.
Guilin e il té
Dal paesaggio carsico del Guangxi, emerge Guilin: una città sospesa tra montagne che sembrano uscite da un dipinto e i lunghi fiumi che ne hanno fatto la fortuna.
Qui il tè non è soltanto una bevanda, ma un legame profondo con la terra e con la memoria di chi la abita. Una pianta che si coltiva da secoli sui terrazzamenti collinari. Nelle zone circostanti, soprattutto a nord verso Longji, si trovano piantagioni storiche che producono varietà pregiate, tra cui spiccano i tè verdi e gli oolong.
Se la cerimonia del té giapponese è famosa, si deve soprattutto all’originaria cinese, da cui i giapponesi trassero a piene mani.
Nota come Gongfu Cha (工夫茶), è una pratica raffinata che affonda le sue radici nella dinastia Song. Più del semplice atto di preparazione, è una forma d’arte che celebra la bellezza del gesto, la precisione dei tempi e l’armonia meditativa tra uomo, natura e spirito.
Si utilizzano piccole teiere in argilla di Yixing, che trattengono il calore e valorizzano il profilo aromatico del tè, e minute tazze senza manico, per rallentare la pratica della degustazione. L’acqua non viene mai fatta bollire, per non compromettere le sfumature delle foglie.
Si inizia scaldando la teiera, poi si risciacquano le foglie, infine si serve il tè in silenzio.
Documenti necessari per un viaggio in Cina con Guilin
Per il viaggio è necessario il passaporto con validità minima di 6 mesi dalla data di rientro. Al momento il visto non è necessario.
Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti.
Pingyao: la perla dello Shanxi
Nel cuore della Cina settentrionale, Pingyao si affaccia sulla grande pianura dello Shanxi come un museo vivente della Cina imperiale. Il suo centro storico, patrimonio UNESCO, è racchiuso da mura di cinta lunghe oltre sei chilometri, ancora oggi complete di torri e porte monumentali.
L’impianto urbano risalente alla dinastia Ming qui è rimasto miracolosamente intatto, nonostante le trasformazioni dell’epoca moderna. Le strade strette illuminate dalle lanterne rosse, le case a cortile interno, i templi taoisti e le residenze dei mercanti raccontano la parabola di una città che fu tra i più importanti centri bancari della Cina tra il XVIII e il XIX secolo.
A Pingyao nacque infatti la prima banca cinese, la Rishengchang, che introdusse l’uso delle cambiali, trasformando Pingyao in una capitale finanziaria del Celeste Impero. Fu l’avvento delle ferrovie e il trasferimento dei traffici verso città costiere, a segnare il declino di Pingyao. Tuttavia fu proprio questo, paradossalmente, a salvarla dalla modernizzazione selvaggia.
Durante il nostro viaggio in Cina con Guilin, è incluso il pernotto all’interno della città storica di Pingyao! Un’esperienza unica, un passo nella Cina tradizionale, così lontana dalle metropoli ultramoderne.
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte ad Aprile 2026.