Viaggio in India
In Italia abbiamo il Carnevale, una festa nata con lo scopo di esorcizzare il male attraverso i colori e le maschere. In India c’è una festa che per molti versi le assomiglia. È la Festa di Holi.
Parti con noi e scopri il nostro viaggio in India, in una veste diversa e variopinta. Scoprirai il Rajasthan durante la Festa di Holi, la festa della primavera.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in India:
– Festa di Holi il bene che trionfa sul male
– Un trionfo di colori
– Rajasthan terra dei Re
– Viaggio in India cosa serve
– Viaggio in India consigli
Festa di Holi il bene che trionfa sul male
Nella notte di luna piena, a marzo, gli indiani si trovano e bruciano i ramoscelli secchi dell’inverno in grandi falò. Con il sorgere dell’alba musica e canti invadono le strade, e nei villaggi così come nelle città si assiste ad un tripudio di colori e di spensieratezza.
È la Festa di Holi, la festa della primavera e della vittoria del bene sul male.
Questa celebrazione ha origini molto antiche: si tratta infatti di una festa nata diversi secoli prima della venuta di Cristo, e alcuni testi religiosi del IV secolo a.C la citano con il nome antico di Holika.
Si chiama Holi, non Holy, perché il termine non è la traduzione dell’inglese “santo”, bensì un termine che è associato all’atto di “bruciare” qualcosa di malvagio. Tutto nasce, secondo la leggenda, dalla feroce lotta contro Holika, demonessa con il potere del fuoco, che nel tentativo di uccidere il nipote, ne risultò sconfitta e bruciata lei stessa. Proprio perché simbolo di vittoria del bene contro il male, durante Holi le disuguaglianze e le differenze si cancellano. La comunità intera, senza distinzioni di classe o religione, scende per le strade e la festa esplode in una baldoria di colori, giochi, danze e canti. Pensate che questo succedeva già quando ancora esistevano le caste! Per un giorno le differenze sparivano!
Un trionfo di colori
Durante la festa di Holi però il protagonista è uno e uno solo: il colore. Nello specifico il colore nella forma del gulal, ovvero la polvere colorata che viene gettata sui partecipanti. Ma i colori in India non mancano affatto.
In questo tour del Rajasthan tappe fondamentali sono le tre città colorate: Jaipur, Jodhpur.
Soprannominata la città rosa per il colore delle facciate delle case costruite in arenaria rosa e cinta da mura su cui si aprono sette porte, Jaipur, è la capitale del Rajasthan. Si dice che debba il suo colore anche al fatto che la città fu dipinta di rosa per accogliere il principe del Galles, nel 1876 e che dopo quella data molto dei viali rimasero dipinti di quel colore.
Contornata da centinaia di piccoli villaggi rurali invece, la città di Jodhpur viene chiamata la città blu. Costruita a partire dal Forte Mehrangarh nel 1459, che dall’alto dominava non solo la città stessa ma anche i dintorni, viene associata al blu e alle sue sfumature per i suoi edifici nel centro storico, dipinti proprio di blu.
Alcuni dicono che venne scelto il colore blu per indicare le case dei Bramini, anticamente la casta più alta secondo il sistema induista; mentre un’altra versione è più pratica e sembrerebbe che questo colore proteggesse dalla calura estiva e tenesse lontane le zanzare.
Rajasthan terra dei Re
È uno degli Stati più visitati dell’India, il Rajasthan, la terra dei raja (re), è sicuramente l’India che nell’immaginario comune è fatta di antichi palazzi, forti e splendide dimore. Questa regione al confine con il Pakistan, è abitato da tempi remoti, dalla civiltà della Valle dell’Indo, dove si trovano i siti archeologici di alcune tra le città più antiche e dove i più antichi testi scritti dell’umanità (i Veda) hanno avuto origine. È uno degli Stati più famosi e primo viaggio imperdibile se si vuole visitare l’India. Immancabili in un tour del Rajasthan sono le grandi città di Delhi e Agra.
Situata sulle rive del fiume Yamuna e abitata già nel II millennio a.C., Delhi iniziò a svilupparsi all’epoca dell’Impero Maurya, intorno al 300 a.C. e da allora sette città si sono succedute nello stesso luogo. Durante la dominazione coloniale inglese non era capitale, fino a quando, nel 1911 Giorgio V annunciò che Delhi sarebbe tornata capitale, e una nuova città, Nuova Delhi, sarebbe stata costruita per assolvere questo compito. Nuova Delhi divenne capitale e sede del governo indipendente il 15 agosto 1947.
Città del Taj Mahal invece è Agra. Nello Stato del Uttar Pradesh, sulle rive del fiume Yamuna, la città è conosciuta anche come la città dell’amore eterno. Il suo monumento più importante, proprio il Taj Mahal, è uno dei simboli d’amore più conosciuti al mondo. Considerato una delle Nuove sette meraviglie del mondo, è un imponente maumausoleo fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan in memoria della moglie preferita Arjumand Banum Begum, detta anche Mumtaz Mahal, luce del Palazzo.
Viaggio in India cosa serve
Per viaggiare in India sono necessari il passaporto con almeno sei mesi di validità residua e il visto turistico.
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Viaggio in India consigli
Piccante… ma salutare
Il cibo indiano, si sa, è famoso per le sue spezie e per il suo sapore piccante. Ma è anche tanto salutare, e basato, anche per la componente religiosa così forte, da una dieta principalmente vegetariana. A volte, è vero, questi sapori spaventano un po’ un palato non abituato, ma niente paura! Basta un po’ di “allenamento” e le spezie e i sapori decisi non saranno più un problema!
Tradizioni tribali lungo tutta la via
Nonostante il traffico, il caos e il progresso tecnologico della globalizzazione, la vita di tutti i giorni in Rajasthan ne appare immune. Non sarà inusuale, infatti, imbattersi lungo tutto il percorso nella “lentezza” della vita quotidiana fatta di consuetudini e pratiche tradizionali, tra pastori nomadi e donne vestite con abiti tradizionali.
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Marzo 2025.