Viaggio in Marocco
Un viaggio in Marocco significa scoprire la parte più occidentale del Maghreb, letteralmente “luogo del tramonto”. Questa zona si contrappone al Mashreq, il levante che sorge a est dell’Egitto.
Un viaggio in questo Paese è un’esperienza cromatica unica: le tonalità di rosa, rosso e ocra infiammano le sabbie del deserto, mentre il verde e il blu profondo colorano le coste sull’Atlantico. La neve copre le vette più alte dell’Atlante, e il cielo celeste aggiunge un tocco di contrasto al paesaggio.
Questo viaggio ti porterà anche alla scoperta delle città imperiali: Fès, Marrakech, Rabat e Meknès, dove le dinastie regnanti hanno lasciato un’impronta indelebile con i loro palazzi maestosi attorno alle medine. Prima di loro, il territorio era dominato dai berberi, tribù semi-nomadi che ancora oggi abitano l’entroterra, lasciando un retaggio culturale trasversale nel Marocco moderno.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Marocco:
– Viaggio in Marocco città imperiali
– Marrakech il cuore pulsante del Marocco
– Viaggio in Marocco cosa serve
– Gli uomini liberi, i berberi
– Argan: l’oro del Marocco
Viaggio in Marocco città imperiali
Quattro tappe, quattro anime di un solo Paese: Fès, Marrakech, Meknès e Rabat. Le città imperiali del Marocco non sono soltanto capitali di un potere passato, ma stratificazioni viventi di memorie, simboli e paesaggi.
Nella medina di Fès si respira l’eco di un Medioevo intatto. I vicoli si attorcigliano come fili di seta nel profumo acre delle concerie. Marrakech, al contrario, si offre come un teatro all’aperto. Il cui centro è la piazza Jemaa el-Fna che pulsa dei richiami degli incantatori di serpenti al calar del sole.
Meknès è più silenziosa e custodisce l’impronta del sultano Moulay Ismaïl, che volle farne una Versailles nordafricana. Rabat infine, l’attuale capitale, svela un volto più pacato e contemporaneo.
Viaggiare tra le capitali imperiali significa attraversare secoli di arte, religione e potere, ma anche cogliere la continua trasformazione del Marocco. Dai fasti delle dinastie alla frenesia della modernità, di un paese in continuo rinnovamento.
Marrakech il cuore pulsante del Marocco
Entrando nella medina di Marrakech, l’aria si carica di spezie pungenti, mentre i suoni si accavallano. C’è il richiamo dei venditori, il battere dei martelli sul rame, il rullare dei tamburi che al tramonto. Tutti si concentrano nel souk attorno a Jemaa el-Fna.
E in fondo Marrakech è una città che vive di contrasti. Perché se entro le mura del centro storico sembra di vivere in un Marocco d’altri tempi, fuori c’è una città vibrante che incarna il progresso e l’innovazione continua, voluta da un Re giovane.
Con il nostro viaggio in Marocco proverete l’esperienza della cena in riad. Le antiche case tradizionali delle classi abbienti, oggi trasformate in strutture ricettive.
L’aspetto dal fuori è modesto, nella tradizione araba, secondo la quale il fasto andava conservato fra le mura domestiche. Oltre l’ingresso si aprono giardini interni e cortili, decorati da fontane e alberi di agrumi.
Viaggio in Marocco cosa serve
I cittadini italiani possono viaggiare per turismo in Marocco. È solamente necessario il passaporto in corso di validità.
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Gli uomini liberi, i berberi
Gli Imazighen, conosciuti in Occidente come Berberi, sono un popolo fiero e antico che abita il vasto deserto del Sahara e il Nord Africa.
La loro storia affonda le radici nel paleolitico, intrecciandosi con quella di civiltà come l’antico Egitto, che riconosceva tribù berbere come i Libu e i Mushuash, che intorno al 1000 a.C. fondarono una dinastia di faraoni. Solo nel III secolo a.C. si hanno notizie dettagliate sui regni berberi, come Numidia e Mauritania, legati a figure leggendarie come Massinissa e Giugurta. Dopo la conquista romana, i berberi hanno dovuto affrontare numerose dominazioni straniere, tra cui quella araba, che ancora oggi influenza il Marocco.
Per immergersi nella cultura berbera, è necessario viaggiare oltre le città imperiali, verso la spettacolare Valle delle Mille Kasbah, dove le carovane trasportavano ricchezze e diedero vita a una nobiltà del deserto nelle kasbah fortificate.
Argan: l’oro del Marocco
L’olio di argan, conosciuto in tutto il Mondo come l’oro liquido del Marocco, è un prezioso estratto vegetale ottenuto dai semi dell’argania spinosa e largamente utilizzato nella cosmesi.
La sua particolarità è quella di crescere quasi esclusivamente in una regione circoscritta, nel sud ovest del Marocco, tra Essaouira, Agadir e le pendici dell’Atlante. Questo paesaggio, aspro e arido, dove l’argania resiste da secoli alla siccità grazie a radici profonde e chiome espanse, è oggi riconosciuto come riserva della biosfera dall’UNESCO.
L’olio si ottiene da un processo antico e meticoloso: i frutti vengono raccolti a mano, i semi estratti e tostati, e poi spremuti a freddo. Le donne berbere sono le depositarie di questo sapere. L’argan è prodotto da generazioni nelle cooperative locali, secondo metodi tradizionali che oggi convivono con impianti più moderni, in un fragile equilibrio tra economia sociale e logiche di mercato globale.
Quindi, per la cultura marocchina, l’argan non è solo un prodotto, ma un simbolo culturale e ambientale. Testimonia un modo di vivere che intreccia natura, lavoro comunitario e identità locale. Tanto che, dal 2014, la pratica culturale della produzione dell’olio di argan è stata iscritta nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO.
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte ad Aprile 2026.