Viaggio in Marocco a novembre
Durante un viaggio in Marocco a novembre, il colore della terra del deserto accende un arcobaleno di tonalità rosa, rosse e ocra sulle mura che avvolgono le kasbah di Ait Benhaddou e Ouarzazate che si stagliano in meraviglioso contrasto cromatico su un cielo d’un puro celeste e sulla corona delle vette dell’Atlante, bianche di neve in inverno e chiazzate di verde nel corso dell’anno.
Dentro le città l’iride di colori s’arricchisce di profumi, il giallo punge di curcuma e il verde di menta intensa, nei rossi si spande l’aria secca del deserto, negli azzurri il fresco dell’acqua delle fontane, nei bruni stagna l’aroma dolce dei legni di cedro, della corteccia di cannella e dei datteri, i grigi e i neri profumano del sapido fumo della carne che cuoce sulle griglie…
Parti insieme a noi per questo itinerario attraverso le montagne dell’Anti Atlante fino alle dune bianche che si tuffano nell’oceano Atlantico.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Marocco a novembre:
– La via delle Mille Kasbah
– I Berberi
– Il deserto dell’Erg
– Viaggio in Marocco consigli
La via delle Mille Kasbah
Più di un tracciato sulla mappa, la villa delle Mille Kasbah è un’idea di viaggio che attraversa l’Atlante e i palmeti del sud marocchino. Si parte da Ouarzazate e si segue il filo delle antiche rotte carovaniere, tra villaggi di terra rossa, oasi che spuntano dal nulla, e fortificazioni abbandonate, aggrappate alla costa della montagna.
Queste kasbah erano case e rifugi, simboli di potere e architettura vernacolare. Alcune sono restaurate, altre in rovina, ma tutte raccontano qualcosa: la vita tribale, i commerci con l’Africa subsahariana, il rapporto tra l’uomo e un paesaggio difficile. Non ci sono due kasbah uguali, ma tutte sembrano fatte della stessa sostanza: fango, paglia, memoria.
Lungo il percorso si incontrano canyon profondi, altipiani battuti dal vento e villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. I mercati si accendono improvvisamente lungo la strada, con bancarelle traboccanti di datteri, spezie e utensili di ogni genere.
I Berberi
Gli Imazighen sono gli uomini liberi, che abitano buona parte del deserto del Sahara e del Nord Africa. In Occidente sono conosciuti come Berberi, dal francese bèrbèr… ovvero barbari.
I berberi furono i primi nel Maghreb a possedere civiltà e cultura proprie. Le loro origini sono antichissime, addirittura risalenti al paleolitico delle prime migrazioni dallo Yemen, proseguendo per tutta la storia del Nord Africa in sovrapposizione a popoli ugualmente antichi.
Tuttavia, è solo intorno al III secolo a.C. che si iniziano ad avere le prime informazioni dettagliate sui regni berberi. Questo perché passarono dall’essere del tutto nomadi, a stabilirsi sulle rive del Mediterraneo. Nacquero così il Regno di Numidia o quello di Mauritania, legati a celebri personaggi dell’antichità come Massinissa, Giugurta e Giuba II.
Dalla conquista romana in poi, i berberi hanno sempre dovuto fare i conti con dominazioni straniere. Tra questi, quella araba, che continua a segnare il rapporto di convivenza nel Marocco odierno.
Il deserto dell’Erg
L’erg marocchino è uno di quei luoghi che sembrano più grandi di quanto dovrebbero. Distese di dune che si muovono appena il vento cambia, sabbia ovunque, ma mai nello stesso modo. Non c’è niente da fare, ed è proprio questo il punto. Qui il tempo si dilata, come il paesaggio.
Chebbi e Chigaga sono i nomi più noti: due deserti di sabbia dorata ai margini del Sahara, ciascuno con la sua geografia e i suoi silenzi. Si raggiungono a dorso di dromedario o in 4×4, si dorme in tende sotto un cielo che non ha bisogno di commenti. Le notti sono silenziose, i giorni azzurri, il vento imprevedibile.
Più che un’esperienza turistica, è una sospensione. Si arriva carichi di aspettative, si riparte con i colori e la musica dei berberi nella testa. Nessuno ci resta per sempre, ma in molti ci tornano. Anche solo con la memoria.
Viaggio in Marocco: consigli
L’autunno è il periodo ideale per visitare la destinazione: le temperature sono meno torride ma restano nell’aria i profumi di spezie e zafferano che inondano i souk, fino a creare un percorso di odori facilmente riconoscibili.
Il Marocco è il Paese dell’artigianato. Pelletteria, argento e pietre dure, olio di rosa e il famoso olio di argan. Non dimenticare di considerare un certo budget per lo shopping!
Benché sia un Paese musulmano, è anche abituato ai turisti da tutto il mondo. Da nessuna parte vi verrà chiesto un abbigliamento particolare, se non nei luoghi di culto.
I cittadini italiani possono viaggiare per turismo in Marocco. È solamente necessario il passaporto in corso di validità.
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È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Novembre 2025.