MAROCCO

CAPITALI IMPERIALI, LA CITTÀ BLU E DESERTO

DETTAGLI

Codice:MT01

Categoria: AFRICA, MAGNETIC TOURS, MAROCCO

Partenza:06 APRILE 2026

Durata:12 GIORNI 11 NOTTI

Quota di partecipazione:€ 1.790

Posti disponibili:POSTI DISPONIBILI

dettaglio preventivo

Viaggio in Marocco imperiale e deserto

C’è un filo dorato che unisce le Capitali Imperiali del Marocco, portato dalle dune dell’Erg alle coste dell’Atlantico. Un itinerario che attraversa secoli e paesaggi come una lunga carovana del tempo.

Da Marrakech, la rossa, tutto sembra iniziare: il suono dei tamburi in Jemaa el-Fna si mescola all’aroma del tè alla menta. Più a nord, tra gli uliveti e i fasti dell’Impero Romano, si cela la Perla Blu marocchina. Chefchaouen, con i suoi vicoli che sembrano usciti da una fiaba, vale da sola il viaggio.

Poi a Merzouga la strada finisce, e comincia il silenzio.

Le dune dell’Erg Chebbi si alzano come onde, e la notte, sotto il cielo più grande che riuscite a immaginare, il mondo si riduce all’essenziale. Il fuoco che arde, il vento che soffia e un lenzuolo trapuntato di stelle ad avvolgere i viaggiatori.

È allora che il Marocco si rivela davvero. Non solo un luogo da visitare, ma come un luogo dove il tempo si intreccia ai passi di chi viaggia insieme.

 

Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Marocco gran tour:
– Chefchaouen, la città blu
– Marocco e le città imperiali
– Viaggio in Marocco cosa serve
– Viaggio in Marocco il deserto

 

Chefchaouen, la città blu

Tra le montagne del Rif, nel nord del Marocco, Chefchaouen assomiglia a una visione, con le sue case dipinte di azzurro che sembrano riflettere il cielo.

Fondata nel 1471 come baluardo contro l’espansione portoghese, la città divenne presto rifugio per moriscos e sefarditi in fuga dalla Reconquista, imprimendo nella sua anima una mescolanza di culture che ancora oggi si respira tra i vicoli della medina.

Il suo tipico colore blu, secondo varie interpretazioni, richiama il cielo e il paradiso. Secondo altre versioni, invece, serviva a tenere lontani gli insetti. In ogni caso, ha trasformato Chefchaouen in un santuario estetico, dove l’armonia visiva diventa esperienza spirituale.

Sopra la città domina la kasbah e intorno, il paesaggio aspro delle montagne fa da contraltare.

La città, che per secoli rimase chiusa agli stranieri, ha conosciuto negli ultimi decenni un’apertura graduale, mantenendo tuttavia un’identità raccolta e rispettosa del suo passato. Oggi Chefchaouen accoglie viaggiatori in cerca di bellezza, silenzio e autenticità. Sebbene non faccia parte del patrimonio UNESCO, la sua medina è considerata tra le meglio conservate del Maghreb.

 

Marocco e le città imperiali

Nel cuore pulsante del Marocco, le città imperiali raccontano la storia di un regno antico, plasmato da dinastie rivali, pellegrinaggi sacri e lotte di potere che si sono fatti pietra. 

Fez, fondata nell’VIII secolo, è la più antica e forse la più austera. La sua medina labirintica è un’immersione nella vita medievale, che ancora oggi sopravvive alla modernità. Qui la spiritualità delle scuole coraniche incontra l’arte dei conciatori di pelle.

Marrakesh, “la rossa”, nasce ai piedi dell’Atlante nel XI secolo. I palazzi all’interno della medina convivono con il brulicare incessante della Jemaa el-Fna, dove incantatori di serpenti e cantastorie mantengono viva una tradizione orale millenaria.

Rabat, l’odierna capitale, nasce nel XII secolo come ribat almohade, e ancora oggi conserva la solennità del potere istituzionale.

Meknès, infine, è la meno conosciuta ma forse la più maestosa. Trasformata da Moulay Ismaïl nel XVII secolo in una Versailles marocchina, custodisce stalle reali, porte monumentali e granai ciclopici che parlano di ambizione imperiale.

Ognuna di queste città riflette un’epoca e un’idea di regno. Insieme formano l’ossatura storica e simbolica del Marocco, dove il passato non è mai distante e il presente si costruisce nel suo riverbero. Fez e Meknès, con le loro medine, sono riconosciute come Patrimonio dell’Umanità UNESCO rispettivamente dal 1981 e dal 1996, a testimonianza della loro rilevanza universale.

 

Viaggio in Marocco il deserto

Nel cuore sud-orientale del Marocco, al margine dell’altopiano pre-sahariano, l’Erg Chebbi si apre come un oceano dorato, le cui dune mobili possono raggiungere i 150 metri di altezza.

Questo vasto erg, ovvero un deserto sabbioso, si estende per circa 30 chilometri in lunghezza e 5 in larghezza, nei pressi dell’oasi di Merzouga. Qui il clima è inospitale, ma il paesaggio ripaga di tutto: il silenzio è sovrano e l’orizzonte si fonde con il cielo.

Secondo la tradizione locale, le dune nacquero come punizione divina su un villaggio che aveva rifiutato l’ospitalità a una donna indigente.

Oggi, la sabbia finissima dai toni caldi e cangianti accompagna i ritmi di una vita antica: carovane di dromedari, tende berbere e villaggi in pisé parlano di un equilibrio millenario tra l’uomo e l’aridità.

 

Viaggio in Marocco cosa serve

I cittadini italiani possono viaggiare per turismo in Marocco. È solamente necessario il passaporto in corso di validità.

Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti.

 

 

È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte ad Aprile 2026.

MAPPA DEL VIAGGIO

viaggio in marocco 2 ottobre

 

Programma di viaggio in breve

1° giorno, lunedì 6 aprile 2026: Milano Malpensa > Casablanca
Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa e partenza con volo di linea diretto a Casablanca.

2° giorno, martedì 7 aprile 2026: Casablanca > Rabat
Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Casablanca, pomeriggio trasferimento e visita di Rabat.

3° giorno, mercoledì 8 aprile 2026: Rabat > Asilah > Tangeri
Pensione completa. Pranzo in ristorante. Partenza per Asilah, proseguimento per Tangeri e all’arrivo visita.

4° giorno, giovedì 9 aprile 2026: Tangeri > Cap Spartel > Tetouan > Tangeri
Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Cap Spartel e nel pomeriggio proseguimento per la visita di Tetouan. Rientro in hotel a Tangeri.

5° giorno, venerdì 10 aprile 2026: Tangeri > Chefchaouen
Pensione completa. Partenza per Chefchaouen e visita della città blu.

6° giorno, sabato 11 aprile 2026: Chefchaouen > Volubilis > Meknes > Fes
Pensione completa. Partenza per Volubilis e visita al sito romano. Proseguimento per la visita panoramica di Meknes e pernotto a Fes.

7° giorno, domenica 12 aprile 2026: Fes
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita di Fes.

8° giorno, lunedì 13 aprile 2026: Fes > Midelt > Erg Chebbi (Merzouga)
Pensione completa. In mattinata partenza per Midelt, attraversando la zona collinare di Ifrane e Zad. Proseguimento attraverso le gole di Ziz, verso Merzouga. Cammellata al tramonto e pernotto nel deserto.

9° giorno, martedì 14 aprile 2026: Erg Chebbi (Merzouga) > Gole di Todra > Ouarzazate
Pensione completa. Escursione a dorso di cammello per assistere all’alba sulle dune. Rientro al campo per la prima colazione e successiva partenza in bus verso la valle del Todra. Proseguimento per Ouarzazate.

10° giorno, mercoledì 15 aprile 2026: Ouarzazate > Ait Benhaddou > Marrakech
Pensione completa. Visita di Ouarzazate, con la kasbah di Tifoultoute. A seguire visita della kasbah di Ait Ben Haddou. Proseguimento per Marrakech.

11° giorno, giovedì 16 aprile 2026: Marrakech
Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Marrakech. Pomeriggio libero. In serata trasferimento in riad per cena tradizionale.

12° giorno, venerdì 17 aprile 2026: Marrakech > Casablanca > Milano Malpensa
Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo di linea di rientro in Italia, via Casablanca.

TOUR GALLERY

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