Viaggio in Namibia
Dalla lotta di liberazione dello SWAPO di Sam Nujoma è nato un esperimento d’Africa diversa, dove neri e bianchi convivono, dove tutta la popolazione ha accesso alla scuola e l’80% sa leggere e scrivere. Qui le strade delle città e della campagna sono pulite e il traffico scorre ordinato, quasi un quinto della superficie del paese è parco nazionale o area protetta.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Namibia:
– I big five
– Etosha National Park
– Walvis Bay
– Cosa serve
– La valigia per un safari
I big five
Il termine big five nasce da un’epoca in cui i cacciatori consideravano questi animali i più difficili e pericolosi da affrontare, ma oggi è associato all’esperienza turistica e al safari fotografico.
Il leone, spesso definito il re della savana, è noto per la sua forza e il suo ruolo di predatore dominante mentre il leopardo è un felino più schivo e riservato, noto per la sua agilità e per il mantello maculato.
L’elefante africano è il più grande mammifero terrestre rispetto al bufalo africano che rimane più piccolo ma comunque robusto e potente.
Infine, il rinoceronte, sia bianco che nero, è tra gli animali più protetti in Namibia a causa del bracconaggio. Il rinoceronte nero è un simbolo di conservazione, mentre il rinoceronte bianco è a stretto controllo per preservarne la popolazione.
Etosha National Park
In lingua oshivambo significa grande luogo bianco, con riferimento al colore del suolo del deserto salino. Durante la stagione delle piogge, il Pan, viene alluvionato dai fiumi Oshana e Omiramba.
Nella regione del parco Etosha abitano fin da tempi antichissimi i boscimani, oggi detti San, e, in seguito alle migrazioni bantu, gli Ovambo, ad oggi l’etnia predominante. I lodges del parco dispongono di pozze d’acqua dove i turisti possono osservare gli animali che si avvicinano per abbeverarsi.
I 3.550 Km di strade del parco sono tutti sterrati e in buone condizioni, ed è possibile percorrerli con veicolo proprio.
Walvis Bay
Dall’olandese Walvisbaai, baia delle balene. È una città sull’Oceano Atlantico dove l’acqua profonda della baia, chiusa tra la costa e la lingua di terra di Pelican Point, è ricca di plancton.
Il navigatore portoghese Bartolomeo Dias vi approdò con la São Cristavão, a dicembre 1487, gli olandesi nel gennaio 1793 presero possesso della baia. Nel 1878 l’Inghilterra annesse la baia alla Colonia del Capo. Nel 1990, alla nascita della Namibia, rimase sotto il controllo del Sudafrica.
La baia ospita una enorme colonia di fenicotteri e i famosi pesci luna.
Cosa serve
Ai cittadini italiani è necessario il passaporto con validità residua di sei mesi dalla data prevista di rientro e il visto ottenibile online.
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La valigia per un safari
Fondamentali i tessuti leggeri e traspiranti per le ore più calde, pantaloni lunghi per proteggersi da insetti indesiderati e una giacca per le escursioni mattutine o serali.
Gli accessori fanno la differenza: un paio di occhiali da sole, cappellino e protezione solare!
Non possono mancare scarpe comode e resistenti, uno zaino leggero per portare con sé acqua e un buon repellente insetti.
In Namibia, la natura non si mostra di fretta: si rivela a chi ha occhi attenti e cuore paziente.
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Maggio 2026.
