Viaggio in Namibia
Dalla lotta di liberazione dello SWAPO di Sam Nujoma è nato un esperimento d’Africa diversa, dove neri e bianchi convivono, dove tutta la popolazione ha accesso alla scuola e l’80% sa leggere e scrivere, dove le strade delle città e della campagna sono pulite e il traffico scorre ordinato, dove quasi un quinto della superficie del paese è parco nazionale o area protetta.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Namibia:
– Cosa vedere
– Gli animali
– Namib-Naukluft National Park
-Himba
-Cosa serve e consigli
Cosa vedere
Il viaggio in Namibia vi porterà a esplorare paesaggi straordinari e variegati, a partire dal Parco Nazionale Etosha, dove si potranno ammirare da vicino i grandi animali africani durante emozionanti safari. Qui visiterete le antiche incisioni rupestri di Twyfelfontein, testimoni di culture millenarie, e si incontrerà il popolo Himba, custode di tradizioni ancora vive.
Namib-Naukluft National Park
Il Parco Nazionale di Namib-Naukluft è un’area naturale protetta situata nel deserto del Namib, è la più grande riserva faunistica dell’Africa e il quarto più grande parco nazionale del
mondo. Il parco fu fondato nel 1907 per volere dell’amministrazione coloniale tedesca, a partire da un nucleo iniziale costituito dalla regione compresa fra i fiumi Swakop e Kuiseb.
Il paesaggio del parco è caratterizzato da alte dune di sabbia arancione, dovuto all’ossidazione delle particelle di ferro presenti. Nei pressi della costa le dune si alternano a lagune e aree alluvionali,
ricchissime di animali. Nel parco si trovano molte specie di serpenti, gechi, insetti, iene, struzzi e sciacalli. Tra le attrattive del parco le zone di Sandwich Harbour e Sossusvlei, il canyon di Sesriem e Welwitschia Plains, altopiano tra i fiumi Khan e Swakop, che ospita oltre 5000 piante di Welwitschia mirabilis.
Gli animali
Secondo gli archeologi, gli aborigeni arrivarono in Australia poco meno di 50.000 anni fa. Tuttavia, l’inizio della loro storia affonda nel mito, più precisamente nel “dreamtime”, il Tempo del Sogno.
Le divinità primordiali allora plasmarono il mondo dal caos, attraverso i sogni lo popolarono di strade, le vie dei canti, di luoghi ancestrali, animali e infine, di persone. Erano i primi aborigeni, i custodi del Mondo.
Le popolazioni aborigene sono diversissime tra loro. Si tratta di vere e proprie nazioni, un mosaico che ricopre l’intero paese.
Distribuite ai quattro angoli d’Australia, anche in quelle più aspre, non condividono un’unica lingua, né le stesse abitudini. Alcuni erano nomadi, adattati a sopravvivere alle condizioni estreme. Altri, specialmente lungo le coste, stanziavano per brevi periodi e si erano adattati ad una vita seminomade di coltivatori.
Per quanto distanti tra loro, il “dreamtime” li accomuna. I miti fondanti ricorrono tra tutte le comunità, così come i luoghi più sacri. Il più famoso tra tutti è Uluru.
Vuoi scoprire di più sulla cultura aborigena? Iscriviti alla nostra newsletter e contattaci: ti invieremo in esclusiva due video girati nel parco Kakadu da una delle nostre guide.
Himba
Gruppo etnico che abita nella regione settentrionale del Kaokoland, sono un popolo di pastori nomadi, i discendenti di un gruppo di Herero che nella seconda metà del XIX secolo migrarono in Angola per sfuggire le aggressioni dei Nama.
In conseguenza di questa migrazione gli Himba non ebbero, a differenza di quanto accadde agli Herero rimasti a sud, contatti con i colonizzatori tedeschi: mentre questi ultimi divennero agricoltori e adottarono molti costumi degli occidentali, gli Himba mantennero quasi immutato il loro stile di vita tradizionale. La società himba è di tipo matriarcale, i villaggi, dove comanda la prima moglie del capo, sono costituiti da capanne di forma conica, realizzate con frasche legate insieme con foglie di palma e cementate con fango e sterco.
Le donne himba, che i criteri occidentali considerano belle, si coprono il corpo con una mistura rossa a base di burro e ocra per proteggersi, secondo quanto comunemente si crede, dal sole
Cosa serve e consigli
Ai cittadini italiani è necessario passaporto con validità minima residua di 6 mesi dalla data prevista di rientro. Visto ottenibile online. Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti.
Preparati a viaggiare con una valigia ben fornita!
Abiti leggeri ma anche qualche capo a maniche lunghe e una giacca leggera per le serate fresche, dato che il clima può cambiare molto tra giorno e notte. Scarpe comode e robuste per camminare nei safari e nelle escursioni sono essenziali, così come un cappello o un berretto per proteggersi dal sole cocente.
Occhiali da sole e una crema solare ad alta protezione, insieme a un buon repellente per insetti. Per la fotografia, una macchina fotografica con uno zoom potente sarebbe perfetta per catturare gli animali da lontano. Infine, una borraccia per mantenersi idratati durante le giornate all’aperto.
Cosa mangiare
Tra i piatti da provare ci sono le carni alla griglia, soprattutto di selvaggina come l’antilope, il kudu o lo springbok, spesso accompagnate da verdure fresche o da salse speziate.
Il “biltong”, una sorta di carne secca simile al jerky, è uno snack tipico e molto apprezzato. I pasti spesso includono anche pesce fresco, soprattutto lungo la costa, dove si possono gustare piatti a base di merluzzo e gamberetti. Non mancano piatti a base di mais, come il pap, una polenta locale che si accompagna ai piatti di carne.
Per chi ama i dolci, si possono trovare torte fatte in casa e frutta fresca di stagione.
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Maggio 2026.