Viaggio in Nuova Zelanda
Kia Ora! Benvenuti nel paese più giovane della terra, le isole che il cuore del pianeta sta ancora formando attraverso le sue possenti forze geologiche che giorno dopo giorno ne modificano e plasmano il paesaggio. Le isole dove l’uomo è arrivato solo da mille anni e dove la natura ancora conserva magie e superstizioni dei primi abitanti maori.
Benvenuti nel paese dove numerosi sono gli angoli ancora non raggiunti dal tritatutto della civiltà moderna, che conserva le atmosfere cupe e tenebrose del giorno dopo della creazione, atmosfere care ai fans della saga della Terra di Mezzo, che, non a caso, è stata ricostruita qui dalle major cinematografiche.
Benvenuti in Nuova Zelanda, il paese degli antipodi.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Nuova Zelanda:
– Viaggio in Nuova Zelanda cosa vedere
– I Maori
– Viaggio in Nuova Zelanda Signore degli Anelli
– Viaggio in Nuova Zelanda cosa serve
Viaggio in Nuova Zelanda cosa vedere
Un paese grande pressappoco come l’Italia, la Nuova Zelanda è divisa in due isole principali, separate dallo stretto di Cook. Di queste, il Sud è famoso per la sua natura incontaminata. Uno degli esempi più impressionanti?
Piopiotahi in Maori, il Milford Sound è un fiordo che Rudyard Kipling descrisse come l’ottava meraviglia del mondo ed oggi è probabilmente la meta turistica più famosa della Nuova Zelanda. Il nome deriva dalla cittadina di Milford Haven in Galles e lo stesso fiume Cleddau che si getta nel fiordo deriva dall’omonimo fiume gallese.
Milford Sound si estende per 15 chilometri dal Mar di Tasmania verso l’entroterra ed è circondato su entrambi i lati da ripidissime pareti di roccia alte più di 1.200 m. Il simbolo del luogo è Mitre Peak, 1.692 m.
Con una media di precipitazioni di 6.813 mm in ben 182 giorni all’anno, Milford Sound è il posto abitato più piovoso della Nuova Zelanda e uno dei più piovosi al mondo.
Anche nell’isola settentrionale la natura è il “piatto forte”. La vasta area geotermica di Te Whakarewarewatanga, o Te Ope Taua A Wahiao, è il luogo dove s’incontrano le fazioni di Wahiao, vicine al vulcano Taupo. Whaka era il sito, nel XIV secolo, della leggendaria fortezza Māori di Te Puia. Oggi, Whakarewarewa ospita ancora circa 500 pozze geotermali, la maggior parte sorgenti calde di cloruri alcalini, e sette geyser attivi. Il più celebre di questi, il Pohutu, è incluso tra i dieci più potenti della terra ed erutta ogni ora acqua a un’altezza di 30 m.
I Maori
I tangata māori, “gente comune”, sono una popolazione polinesiana e i custodi della più antica cultura in Nuova Zelanda.
Il mito fondante della cultura Maori racconta dei cinque fratelli Maui, che pescarono un grande pesce di terra dal fondo del mare. Il pesce era Aotearoa, la terra della lunga nuvola bianca, da cui la Nuova Zelanda prese poi il nome. Le leggende dei maori permeano il Paese; in tutto il territorio vulcani, valli, laghi e fiumi raccontano la loro storia attraverso i millenni e una natura che ha plasmato le loro abitudini. Ad esempio, nel punto più a nord dell’Isola settentrionale c’è Cape Reinga, il luogo di inizio e fine per gli indigeni. Si tratta del “salto nel vuoto” per il ritorno a Hawaiki da dove tutto ha avuto origine. Te Rerenga Wairua, la porta d’ingresso sull’oceano sconfinato, un antico faro ed un albero di pohutukawa che fanno da tramite tra il mondo terreno e quello degli spiriti Maori.
Una delle tradizioni che ancora oggi rappresenta un rito sacro è il tatuaggio tribale. Il tatuatore, il Tohunga Ta Moko, è una figura intoccabile all’interno della comunità e crea opere uniche per ciascun individuo. Storicamente, il tatuaggio era un rito di passaggio che utilizzava il dolore come rivelatore della forza del tatuato. Come da tradizione, la pelle non viene marchiata con aghi, ma coltelli creati da denti di squalo pressati con ossa di albatros, mentre il pigmento nero si ricava dal legno bruciato.
Oggi i Maori sono conosciuti per la Haka, che da danza tribale di guerra è stata trasformata dagli All Blacks, in un rito di apertura ai loro incontri di rugby.
Viaggio in Nuova Zelanda Signore degli Anelli
Creato dalla penna di J.R.R. Tolkien, tra il 1937 e il 1949, per poi essere finalmente pubblicato in tre volumi nel 1955, il Signore degli Anelli è l’opera che ha definito un genere letterario. Con gli anni 2000, questa pietra miliare della letteratura ha avuto anche un adattamento cinematografico che l’ha consacrata al grande pubblico.
Il regista neozelandese Peter Jackson decise di ambientare la saga in Nuova Zelanda, per via degli sconfinati paesaggi naturali che richiamavano l’immaginario onirico della Terra di Mezzo. Da Mordor, nel Parco Nazionale Tongariro, il parco naturale più antico del Paese patrimonio UNESCO. Al territorio elfico di Gran Burrone, nel Parco Regionale Kaitoke, con la riproduzione del celebre arco sotto cui passa la Compagnia dell’Anello.
Tappa che non manca nel nostro viaggio in Nuova Zelanda è Matamata. Qui una fattoria fu trasformata da Peter Jackson in Hobbiton, il villaggio dove vivono Bilbo e Frodo Baggins nel film Il Signore degli Anelli. La tane degli Hobbit oggi si possono visitare. Il tour guidato conduce i viaggiatori attraverso la contea e i retroscena della produzione. Per esempio, Tolkien descrive qui alberi di prugne ma cinematograficamente erano più belli quelli di mele. Perciò si decise di tenere i meli ma di staccare i frutti, sostituendoli con prugne, per essere fedeli all’autore.
Viaggio in Nuova Zelanda cosa serve
Oggi, i cittadini italiani possono di nuovo viaggiare per turismo in Nuova Zelanda. Sono necessari il passaporto con 3 mesi di validità residua e il visto turistico. Quest’ultimo è ottenibile online e, per il nostro viaggio organizzato in Nuova Zelanda, offriamo il servizio di compilazione. Trovi nel programma tutti i dettagli sui costi.
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È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Maggio 2024.