Viaggio in Riviera di Ulisse
Dal Golfo del Circeo a Gaeta, la Riviera di Ulisse era conosciuta come la terra degli dei, un luogo tra mito e realtà. Secondo la tradizione la mitica città di Amyclae, fondata dagli Spartani, era abitata fin dal Paleolitico.
Il viaggio di Ulisse condusse il mitico eroe alle Isole Pontine. Secondo l’Odissea, la maga Circe visse ad Eea, l’antica Ponza, dove incantò i marinai trasformando le donne in sirene, e li imprigionò trasformandoli in animali nella sua stalla. Oggi, lungo la costa frastagliata dell’isola, è ancora possibile entrare nella grotta dove Ulisse riuscì ad ingannare la maga e ad assicurare la salvezza dei loro compagni.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Riviera di Ulisse:
– Viaggio in Riviera di Ulisse cosa vedere
– Viaggio in Riviera di Ulisse meteo
– Viaggio in Riviera di Ulisse cucina
– L’isola di Circe
– Ponza tra fede e leggenda
Viaggio in Riviera di Ulisse cosa vedere
Una delle tappe del viaggio sarà Gaeta, le cui origini vengono fatte risalire ad Enea, che qui, ai piedi del Monte Orlando, seppellì la sua nutrice Caieta, in passato era un confortevole e frequentato luogo di villeggiatura della ricca aristocrazia romana e fu repubblica marinara per tre secoli fino alla conquista di Ruggero d’Altavilla.
Ci si dirigerà poi verso Palmarola, isola che offre tutti i tipi di paesaggi e meraviglie, dalle grotte alle spiagge. Qui si potranno ammirare la Grotta del Mezzogiorno, i Fucili di Palmarola, la Cattedrale, lo Scoglio dell’Elefante e la spiaggia dei Vricci.
Altra tappa sarà l’isola di Zannone, che fa parte del Parco Nazionale del Circeo dal 1979.
Approdando al Varo nella porta meridionale dell’Isola è possibile iniziare un’escursione verso un bosco di lecci. Il bosco è antichissimo ed ha notevole interesse botanico. Durante la salita attraverso il sentiero tracciato dai monaci benedettini si possono visitare i resti del monastero medievale del Santo Spirito e la Casa Custodia.
Sull’isola vive da oltre 80 anni una piccola colonia di mufloni ma è però possibile incontrare anche gli asini. Facendo un giro nei dintorni di Zannone potrete visitare Cala delle Grotelle, Scoglio del Monaco, Punta di Levante, Punta del Lauro, la spiaggia della Calcara con le sue scogliere dolomitiche e calcaree e gli Scogli di Mariuolo.
Preparatevi, la storia del viaggio in Riviera di Ulisse inizia da qui!
Viaggio in Riviera di Ulisse meteo
Le condizioni meteo per un viaggio in Riviera di Ulisse a settembre sono perfette per godere di giornate soleggiate e calde.
Il sole è pronto ad illuminare la costa tirrenica, con massime diurne intorno ai 27°C e minime notturne intorno ai 13°C. Ciò significa che il vostro tour in Riviera di Ulisse sarà caldo e vi permetterà di visitare al meglio ogni destinazione.
Viaggio in Riviera di Ulisse cucina
La cucina della Riviera di Ulisse unisce la cucina laziale con forti influenze romane (saltimbocca, carbonara, agnello e coda alla vaccinara sono tra i piatti più imitati) e tradizioni campane, soprattutto mozzarella e latticini.
Nella tradizione trova anche spazio la modernità. Infatti, uno dei piatti tipici è la zuppa di pesce della Riviera di Ulisse, una ricetta riciclata e a spreco zero!
Tra le specialità ponzesi spicca una versione speciale della Parmigiana, unica nel suo genere, cucinata con le palette di Fico d’India. Le caratteristiche e la storia di questo piatto risalgono ai tempi della guerra, quando le materie prime non arrivavano più dalla terraferma e i ponzesi dovettero cercare altre fonti di cibo.
L’isola di Circe
Per i greci, Ponza era l’isola di Eea.
Dopo dieci anni di combattimenti nella guerra di Troia, Ulisse affronta un pericoloso viaggio di ritorno verso la sua terra natale e sua moglie, la regina Penelope. Il viaggio è pieno di pericoli e quando i suoi uomini sbarcano su un’isola bellissima e misteriosa, si ritrovano sull’orlo della ribellione.
Gli uomini di Ulisse decisero di sbarcare per raccogliere acqua e cacciare. Mentre si avvicinano all’isola, sentono il suono di una sirena che li attira. Ulisse si legò all’albero della nave e si tappò le orecchie con la cera per evitare il dolce suono delle sirene e per non cadere nell’incantesimo.
Una cosa simile accadde quando furono trasformati in maiali da parte di Circe, che viveva in un bellissimo palazzo in uno dei punti più alti dell’isola.
Gli archeologi britannici sostengono che Cala d’Inferno fosse il luogo logico dove Circe aveva il suo tempio. A sostegno di questa tesi, ci sono diversi indizi architettonici. Ad esempio, le scale a forma di conchiglia producono il suono di una sirena quando il vento soffia tra le pareti. Ma non solo, qui c’era un tunnel che forniva la pressione dell’aria per la fontana. Si trattava di un grande progetto con cui Circe intendeva proteggere il bacino idrico.
Ponza tra fede e leggenda
La Montagna Spaccata, che circonda l’insenatura che sfocia a Gaeta, prende il nome dai tre profondi crepacci (anche se alcuni ne hanno solo due) che tagliano tutta l’altezza della scogliera.
Non è chiaro quando né come abbiano avuto origine, ma esiste un’antica credenza popolare che li fa risalire alla morte di Cristo. La leggenda narra che quando Gesù spirò, un potente terremoto scosse il promontorio che forma le pendici sud-occidentali del Monte Orlando e nello stesso tempo a Gerusalemme si squarciò il velo del tempio.
Eppure, un tempo questa gola fungeva anche da approdo per i pirati saraceni che imperversavano sulla costa, da qui il nome “Grotta del Turco”. Esistono leggende legate alla possibile presenza di pirati arabi, a cui sono legate misteriose impronte nelle principali fessure della Montagna Spaccata.
Si narra infatti che un marinaio turco, non credendo che la morte di Cristo avesse aperto una crepa, appoggiò la mano sulla roccia e questa all’improvviso divenne morbida.
Preparati per iniziare il tuo viaggio sulle orme di Ulisse: si parte a Settembre 2024.