Viaggio in Tunisia
Un viaggio in Tunisia è come attraversare una porta socchiusa tra Mediterraneo e Sahara. Le città costiere brillano di bianco nelle prime ore del giorno, mentre i minareti proiettano ombre sottili sui vicoli che odorano di pane caldo, spezie e arancia amara. Da qui il viaggio scivola verso sud, dove la luce cambia tono e il paesaggio si fa essenziale.
L’oasi di Tozeur è il primo incontro con il cuore del paese. Palmeti attraversati da canali che scorrono tra case di mattoni a motivo geometrico. Da qui si parte per il deserto, quel mare di dune che attraversa tutto il nord Africa. Nel silenzio del Chott el Jerid, la distesa salata rimanda riflessi che ingannano l’occhio. Più avanti, le piste sabbiose conducono ai villaggi berberi scavati nella roccia, dove il tempo sembra trattenuto dal suo scorrere.
Nel Sahara, il tramonto incendia l’orizzonte e la notte arriva come un sipario leggero. Intorno al fuoco, il vento porta una musica che ricorda antichi racconti di carovane. Il cielo, così vicino da sembrare tangibile, accompagna il viaggiatore nel cuore del deserto, là dove ogni passo diventa racconto e ogni granello di sabbia custodisce una storia pronta a riaffiorare.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Tunisia:
– Viaggio in Tunisia cosa vedere
– La cultura troglodita
– Come il set di un film
– Viaggio in Tunisia cosa serve
Viaggio in Tunisia cosa vedere
Circondata dai deserti salati del Chott el Jerid e dalle dune dorate del Sahara, la Tunisia è una terra di contrasti. A nord, lungo le coste affacciate sul Mediterraneo il vento del deserto si mischia al sapore di sale. A sud, oltre il limes romano, il paesaggio si trasforma in un universo minerale: oasi di palma da dattero emergono come miraggi tra le sabbie, e le architetture troglodite di Matmata si nascondono nella roccia come tane ancestrali.
Qui il tempo sembra sospeso, eppure la Tunisia è anche Cartagine e Kairouan, è mosaici bizantini e minareti, è la medina di Tunisi e le ville art déco di Sidi Bou Said. Il deserto, un tempo barriera e rifugio, è oggi luogo d’incontro tra culture e scenari cinematografici: fu tra le sue rocce rosse e i suoi canyon che furono girate scene di Star Wars.
Colonizzata da fenici, romani, bizantini, arabi, francesi, la Tunisia ha vissuto innumerevoli trasformazioni, dal dominio coloniale alla Primavera Araba, e oggi custodisce con orgoglio la propria identità plurale. Siti come Dougga e l’anfiteatro di El Jem, inseriti nella lista UNESCO rispettivamente nel 1997 e 1979, testimoniano la grandezza romana in Africa, mentre i mercati moderni e le stazioni della metropolitana di Tunisi raccontano una società viva, che guarda avanti. Tra hammam e spezie, sabbia e mare, la Tunisia resta un ponte sottile tra due mondi, tra passato e futuro, tra Africa e Mediterraneo.
La cultura troglodita
Nell’arido sud tunisino, dove il deserto sembra un paesaggio lunare, la cultura troglodita ha saputo fare del suolo stesso una dimora.
Nei pressi di Matmata e nei villaggi berberi come Tamezret e Chenini, intere abitazioni sono state scavate nell’argilla delle colline per proteggersi dal caldo implacabile del giorno e dal freddo tagliente della notte. Le case ipogee si articolano attorno a cortili circolari aperti al cielo, con stanze incassate nelle pareti di terra: architetture antiche, resilienti e perfettamente integrate con l’ambiente ostile che le circonda.
Questo modo di abitare, radicato in tradizioni millenarie e in una conoscenza profonda del territorio, ha resistito a secoli di dominazioni straniere e a moderne trasformazioni urbane. Durante la colonizzazione francese, molti abitanti di Matmata furono spinti a uscire alla luce, ma non abbandonarono mai del tutto le loro dimore sotterranee. Negli anni ’60 una pioggia torrenziale portò alla luce queste abitazioni, attirando l’attenzione internazionale.
Oggi alcune case sono ancora abitate, altre trasformate in musei o locande per viaggiatori in cerca di autenticità. Non è raro che queste dimore convivano con parabole satellitari e cellulari: passato e presente si toccano, nel segno della sopravvivenza e della continuità culturale.
Come il set di un film
Nel sud della Tunisia, tra canyon pietrosi, dune e villaggi scavati nella roccia, emerge il profilo del pianeta Tatooine, terra natale di Luke Skywalker nella saga di Star Wars. George Lucas, in cerca di scenari primordiali e alieni, trovò in questa regione non solo l’estetica perfetta, ma anche un nome: Tataouine, cittadina reale e porta del deserto, ha infatti ispirato il nome del pianeta fittizio.
A Matmata, le abitazioni troglodite berbere divennero l’interno della casa degli Skywalker, con i cortili circolari scavati nel terreno usati come set autentici. Non lontano, a Ksar Ouled Soltane e Ksar Hadada, gli antichi granai fortificati vennero trasformati in alloggi per gli schiavi nel quartiere di Mos Espa. Presso Nefta, nel deserto di Ong Jemel, furono costruite le strutture esterne di Mos Espa, ancora oggi visitabili: cupole bianche e archi in stile desertico emergono dalla sabbia come rovine di un tempo futuro.
Nonostante l’erosione del vento e la sabbia che minaccia di inghiottirli, questi set continuano ad attrarre fan da ogni angolo del mondo, trasformando il paesaggio tunisino in un crocevia tra cultura pop, turismo e identità locale.
Viaggio in Tunisia osa serve
Per un viaggio in Tunisia è necessario il passaporto con validità residua di almeno 3 mesi.
Buone notizie: il visto non è necessario.
Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti.
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Maggio 2026.
