Viaggio in Giappone del nord
C’è una storia d’amore che muove i cuori dei giapponesi, tanto da fermare il Paese per festeggiarla. È la festa delle stelle innamorate, Orihime e Hikoboshi. Condannati a vivere ai lati opposti del fiume Celeste, solo la settima notte del settimo mese possono incontrarsi.
In loro onore, il Giappone moderno si veste dei colori sgargianti di mille nastri e le persone indossano i loro migliori yukata per visitare le bancarelle dei matsuri.
Tanabata è una notte speciale, si dice che i desideri affidati ai due innamorati saranno realizzati.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Giappone del nord:
– Viaggio in Giappone del nord cosa vedere
– La festa di Tanabata
– I Samurai
– Sapporo
– Viaggio in Giappone del nord cosa serve
Viaggio in Giappone del nord cosa vedere
Un viaggio in Giappone del nord è dedicato a chi ha già visitato il Sol Levante e se ne è perdutamente innamorato.
A meno di due ore a nord di Tokyo si trova Sendai, la più grande città del nord-est del Giappone. Fondata all’inizio del Seicento dal potente daimyō Date Masamune, Sendai conserva tracce del suo passato feudale nel sito del Castello di Aoba e nei giardini che un tempo circondavano la residenza del clan Date.
Una delle ricorrenze più famose di Sendai è la festa di Tanabata, che qui segue l’antico calendario lunare e si festeggia ancora in agosto.
Ancora più a nord, c’è Hiraizumi, piccolo centro rurale che custodisce un’eredità spirituale che ha saputo sfidare il tempo. Situata nella pianura del fiume Kitakami, fu nel XII secolo un importante centro culturale e religioso sotto il dominio della famiglia Ōshū Fujiwara, che cercava qui di edificare una “terra pura buddista” ispirata al paradiso di Amida. Tra i suoi siti più noti spicca il Chūson-ji, tempio che ospita il Konjiki-dō, una sala dorata interamente rivestita di lamine d’oro, rara testimonianza del raffinato artigianato Heian.
Con la caduta del clan Fujiwara, Hiraizumi precipitò nell’oblio fino a essere riscoperta dagli studiosi nel XX secolo. Il riconoscimento dell’UNESCO nel 2011 ha restituito visibilità al suo paesaggio spirituale, dove la simbiosi tra natura e architettura sacra comunica ancora oggi un senso di silenziosa eternità.
La festa di Tanabata
Tanabata è la “Festa delle Stelle Innamorate”, una delle celebrazioni tradizionali più suggestive del Giappone. Le sue origini risalgono a una leggenda di origine cinese, introdotta nel periodo Heian, che racconta l’amore impossibile tra Orihime, tessitrice celeste, e Hikoboshi, mandriano delle stelle, separati dalla Via Lattea e autorizzati a incontrarsi solo una volta l’anno, nella settima notte del settimo mese lunare. In Giappone, la festa si tiene il 7 luglio o, secondo il calendario lunisolare, in agosto, a seconda delle regioni.
A Sendai, dove il Tanabata raggiunge la sua espressione più fastosa, si celebra ogni anno dal 6 all’8 agosto con decorazioni monumentali che adornano le gallerie commerciali e le strade del centro. Le grandi strisce di carta colorata che pendono dai portici evocano stelle cadenti e desideri, mentre lanterne, origami e calligrafie su fogli di tanzaku portano i pensieri dei visitatori verso il cielo. La città si veste di luci, suoni e profumi, in un’atmosfera insieme festosa e contemplativa.
Più che una semplice festa estiva, il Tanabata è un rito di connessione tra mondo umano e cosmico, dove i desideri scritti a mano si affidano alle stelle, nella speranza che anche solo per una notte, i confini possano sciogliersi e le distanze trovare un ponte.
Scopri questa e altre particolarità della cultura giapponese nel nostro video!
I Samurai
I samurai rappresentavano la casta militare giapponese, guerrieri al servizio dei signori feudali mossi da un rigido codice d’onore.
Il Medioevo in Giappone segnò una profonda divisione tra l’imperatore e i signori che governavano le province, i daimyo. Il daimyo più potente assumeva la carica di shogun, una sorta di primo ministro, che era di fatto il detentore del potere. Alla fine del XII secolo la carica divenne ereditaria e fu in quest’epoca che si affermarono i samurai.
Non solo una casta militare, ma veri e propri filosofi guerrieri. I samurai erano tenuti a rispettare i principi del bushido: la via della spada. La loro arma d’elezione era infatti la katana giapponese.
La figura del samurai è legata al simbolo del sakura, il ciliegio giapponese. Questo fiore rappresenta la bellezza effimera, che sfiorisce in un attimo. Allo stesso modo, la potenza del samurai poteva essere spenta sul campo di battaglia, senza che l’onore del guerriero ne risentisse.
Sapporo
Sapporo si estende ampia e ordinata nella vasta pianura dell’Isikari, incastonata tra montagne e attraversata da fiumi che in inverno si ghiacciano sotto fitte nevicate.
Capitale della prefettura di Hokkaidō e simbolo della modernizzazione dell’isola, Sapporo fu progettata a fine Ottocento con una griglia urbanistica razionale di stampo nordamericano, destinata ad accogliere i coloni inviati dal governo Meiji per sviluppare la regione. Nota per la sua birra storica, per il ramen dal brodo intenso e per il Festival della Neve, che ogni febbraio trasforma il parco Odori in una galleria effimera di sculture ghiacciate, Sapporo riflette una forma di modernità che non rinnega il clima rigido e le radici pionieristiche.
Il suo volto contemporaneo si declina in ampi boulevard, musei innovativi e un’anima discreta ma vivace, dove la natura selvaggia di Hokkaidō convive con un’eleganza sobria e accogliente.
Viaggio in Giappone del nord cosa serve
Per viaggiare in Giappone sarà necessario il passaporto in corso di validità fino alla data di rientro in Italia. Il visto non è necessario.
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Un viaggio in Giappone d’estate prevede una certa dose di adattabilità al caldo umido, anche se nel nord e specialmente tra le montagne di Morioka, il clima è più mite. Consigliamo vestiti leggeri adatti all’estate, senza dimenticare una felpa per l’interno, dove spesso l’aria condizionata è utilizzata a temperature basse.
È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte ad Agosto 2026.
