CONSIGLI DI VIAGGIO IN ALGERIA

Icon Ottobre 8, 2025
Icon By admin
Icon 0 comments

Consigli di viaggio in Algeria

Nel cuore pulsante del Sahara algerino, Djanet emerge come un miraggio che prende corpo tra canyon color ocra e altipiani di basalto annerito.

È la soglia d’ingresso al Tassili n’Ajjer, un oceano di roccia che conserva, incise nella pietra, memorie di diecimila anni fa. Uomini, giraffe e antilopi osservano da pareti silenziose un’epoca in cui queste distese erano attraversate da fiumi e ricoperte di verde. Camminare in questi canyon è come sfogliare un archivio millenario della Terra, dove la storia geologica e quella umana si intrecciano come due antiche pergamene.

L’aria è sottile, asciutta, impregnata dell’odore di polvere e di fuochi lontani. La luce, tagliente a mezzogiorno e dorata al tramonto, scolpisce le dune in forme effimere, quasi fossero templi di sabbia. Quando cala la notte, senza l’ombra dell’inquinamento luminoso, il cielo si accende di stelle così vicine da sembrare a portata di mano.

Questo è anche il regno dei Tuareg: carovane dalle vesti blu, custodi di leggende che si tramandano attorno al fuoco, sotto la volta celeste.

Un viaggio in Algeria è un passaggio verso un’Africa diversa, lontana dai soliti circuiti: un intreccio di mondi antichi che raccontano civiltà dimenticate.

 

Scopri tutti i nostri consigli di viaggio in Algeria:
– Consigli di viaggio in Algeria
– Djemila e Timgad le romane
– Djanet e il Parco Nazionale Tassili n’Ajjer

 

Consigli di viaggio in Algeria 

L’Algeria è un vasto mosaico che si apre come un libro di sabbia e pietra, dove ogni pagina racconta un frammento di storia e di paesaggio. Dalle vivaci città mediterranee del nord alle immense distese del Sahara meridionale, il Paese si svela in un susseguirsi di atmosfere e civiltà.

Algeri, la città bianca, si adagia dolcemente verso il mare. Nella Kasbah, tra vicoli stretti, passaggi segreti e case addossate le une alle altre, si respira l’anima più autentica della capitale. Le architetture coloniali testimoniano secoli di dominazioni e dialogano con il lungomare che guarda l’Europa, mentre nell’aria si percepisce già il respiro profondo dell’Africa.

Spingendo lo sguardo verso oriente, si incontra Costantina, la “città sospesa”, un luogo scenografico e quasi irreale, con ponti che collegano i quartieri arroccati e canyon vertiginosi che sembrano farla fluttuare tra cielo e roccia.

Nell’entroterra, il tempo antico riaffiora tra le rovine romane di Timgad e Djemila, dove si leggono ancora con chiarezza le geometrie dei fori, dei templi e delle strade lastricate. Più a sud, la geografia si trasforma e sfuma nell’immensità del Sahara. Questo non è soltanto un deserto, ma un orizzonte vivo e mutevole, fatto di dune dorate e altipiani di pietra che conservano memorie antichissime.

Nel Tassili n’Ajjer, i graffiti raccontano animali scomparsi e riti ancestrali, lasciando affiorare storie di uomini e di mondi ormai lontani, incise per sempre nella roccia.

Ai cittadini italiani è necessario il passaporto con 6 mesi di validità residua. Per un viaggio in Algeria, il passaporto non deve assolutamente riportare il timbro di Israele.
Il visto è necessario: leggi il dettaglio del programma per tutte le informazioni.
Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti.

Djemila e Timgad le romane

Nel cuore delle montagne dell’Aurès, nel nord-est dell’Algeria, sorgono le antiche città romane di Djemila e Timgad, immerse in un paesaggio di frontiera fatto di altopiani aridi e valli sorprendentemente fertili. Djemila, un tempo conosciuta come Cuicul, fu fondata nel I secolo d.C. da coloni veterani dell’esercito romano. Tra il II e il IV secolo visse il suo periodo d’oro, lasciando in eredità un foro maestoso, un teatro elegante, templi e terme che raccontano la vita quotidiana di una comunità prospera. I mosaici, straordinariamente ben conservati, raffigurano scene mitologiche e banchetti con una vivacità che attraversa i secoli.

Timgad, creata nel 100 d.C. per volere dell’imperatore Traiano, nacque come colonia militare ed è considerata un capolavoro di urbanistica romana nel continente africano. La sua pianta ortogonale, con cardo e decumano che si incrociano perfettamente, riflette l’ordine e la razionalità tipici dell’Impero, scolpiti nella pietra. L’imponente arco di Traiano accoglie ancora oggi i visitatori con la sua maestosità, mentre il teatro, rivolto verso le colline, continua a ospitare spettacoli e manifestazioni, mantenendo vivo il legame tra passato e presente.

Djemila e Timgad furono progressivamente abbandonate dopo le invasioni vandaliche e bizantine, rimanendo intatte per secoli, lontane dall’avanzata della modernità, fino alla loro riscoperta archeologica nel XIX secolo. Oggi entrambe sono riconosciute come Patrimoni dell’Umanità UNESCO e rappresentano una delle testimonianze più affascinanti della Roma africana, dove storia e paesaggio si fondono in un racconto senza tempo.

 

Djanet e il Parco Nazionale Tassili n’Ajjer

L’oasi di Djanet si trova nel Parco Nazionale del Tassili, a circa 2.300 Km dalla capitale Algeri. La città si trova su un altopiano a circa 1.000 m di altitudine ed è stata per secoli un importante crocevia carovaniero del Sahara centrale.

Fondata nel Medioevo, la città di Djanet è abitata perlopiù da tuareg della tribù Ajjer. Occupata dai francesi nel 1911, la città fu conosciuta come Fort Charlet.

Dal berbero, altopiano dei Kel Ajjer, una tribù tuareg che vive nella parte orientale dell’Algeria. Il Tassili è un massiccio montuoso che s’eleva dal deserto del Sahara e che si estende per circa 500 Km in direzione nord-ovest sud-est tra il sud est dell’Algeria e il distretto libico di Ghat. Il suo strano paesaggio lunare è di grande interesse geologico e custodisce numerosissimi disegni e incisioni rupestri prei-storici, oltre 15.000 quelli documentati finora, che raffigurano mandrie di bestiame, elefanti, giraffe, coccodrilli e attività umane di caccia e danza.

Grazie all’altitudine e alle proprietà dell’arenaria, al contrario del deserto circostante la vegetazione del Tassili è molto ricca. Tra le specie endemiche i rarissimi cipressi del Sahara e il mirto sahariano.

Le sue architetture all’avanguardia la fanno somigliare a una sorta di New York in costante trasformazione, ma con un’enfasi su efficienza, sicurezza e cortesia.

Scopri tutti i nostri viaggi in Algeria:

ALGERIA

TRA DESERTO E ARCHEOLOGIA

facebook