CONSIGLI DI VIAGGIO IN CINA

Icon Ottobre 3, 2024
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Consigli di viaggio in Cina

“Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà” parola di Napoleone, che così si espresse nel 1816, dopo aver letto la relazione di viaggio di Lord Macartney, primo ambasciatore inglese in Cina. Oggi queste parole si avverano nella dimensione economica, prima ancora che in quella militare a cui pensava l’imperatore.

La Cina di oggi è molto diversa rispetto al passato, e non solo per via dei grattacieli, delle automobili e della ricchezza in mostra nelle grandi città, è un paese che oscilla tra sviluppo incontrollato e ricchezza individuale: un rompicapo, per chiunque cerchi di capirla. “La tigre acquattata, il dragone nascosto” è un proverbio cinese che ci parla di talenti e qualità nascosti.

Allo stesso modo, una Cina che sembra non poter offrire più dei classici percorsi, si riscopre in villaggi nascosti al turismo di massa e nella tradizione dei suoi popoli.

 

Scopri tutti i nostri consigli di viaggio in Cina:
– Viaggio in Cina cosa vedere
– La Grande Muraglia
– Il panda gigante
– Le minoranze dello Yunnan
– Viaggio in Cina cosa sapere

 

Viaggio in Cina cosa vedere

Non è possibile esaurire cosa vedere con un unico viaggio in Cina (i nostri itinerari in Sichuan e Yunnan sono infatti dedicati agli innamorati del Celeste Impero!). Dalle metropoli ultra moderne alla tradizione, che irradia dalle campagne e pervade ogni aspetto della vita quotidiana nelle città.

Iniziare con un percorso che preveda tutte le tappe classiche è necessario per cominciare a scoprire questo paese complesso. Così come programmare un viaggio in compagnia di una guida locale parlante italiano, per approfondire insieme aspetti culturali e usi così diversi dai nostri. Essenziale anche prevedere esperienze locali, come una cena a base di anatra laccata alla pechinese, oppure un tratto in treno superveloce!

Senza dubbio, il punto di partenza deve essere la capitale. Pechino, il cuore del dragone.
Letteralmente, Beijing significa capitale del nord, ma popolarmente è anche detta Yanjing, in riferimento all’antico stato Yan della dinastia Zhou. Proprio durante la dinastia Yuan, Pechino era conosciuta come Khanbaliq, come riferito anche da Marco Polo.
Fu Yongle, terzo imperatore Ming che nel 1403 rinominò la città Beijing. Durante questo periodo furono eretti la Città Proibita e il Tempio del Paradiso.

Oggi Pechino è inclusa tra i dieci must see di una vita!

 

La Grande Muraglia

La Grande Muraglia fa parte delle sette meraviglie del mondo ed è il maggiore progetto difensivo dell’antichità eretto nel periodo di tempo più lungo.

Nel periodo dei Regni Combattenti (VII-VI sec. a.C.), a causa delle continue lotte e per autodifesa, i regni costruirono grandi muraglie. Nel 221 a.C., dopo aver unificato la Cina, l’imperatore Qing Shihuang collegò le grandi muraglie costruite dai vari regni, in modo da formare una barriera al confine settentrionale, così da difendersi dagli attacchi delle popolazioni nomadi provenienti dalle praterie della Mongolia Interna.

Allora la Grande Muraglia superava ormai i 5000 km. Dopo la dinastia Qin, la dinastia Han prolungò la Grande Muraglia a 10.000 km. In oltre 2000 anni di storia, i governanti di ogni periodo hanno costruito in varie dimensioni la Grande Muraglia, per una lunghezza totale superiore a 50.000 km, sufficiente a fare un giro completo della terra.

Il panda gigante

L’habitat del panda gigante è un altro dei siti Patrimonio Unesco del Sichuan.
Originario della Cina centrale, il panda gigante vive nelle regioni montuose del Sichuan. Verso la metà del XX secolo diventa un emblema nazionale, tanto da venire riportato sulle monete auree cinesi. Oggi è forse l’animale più famoso del Sichuan, perché proprio a Dujiangyan si trova il centro di ricerca e conservazione.

Qui programmi di volontariato danno ai visitatori l’opportunità di stare a stretto contatto con i panda giganti, lavorando con lo staff cinese per pulire i recinti, preparare il cibo e nutrire gli animali. Un’esperienza immancabile per sentirsi a contatto con uno dei simboli della regione!

Da adulto, il panda gigante può arrivare ad una altezza di un metro e mezzo circa, per il notevole peso di 200 chili. Il  suo habitat è strettamente legato alla sua dieta, che è costituita quasi esclusivamente di bambù. Per una bizzarria scientifica, il panda è ufficialmente un carnivoro. In realtà, si ciba al 90% di vegetali: fino 40 chili di bambù al giorno.

Grazie al lavoro di scienziati, volontari e all’impegno di unità governative e private, oggi il panda gigante non è più a rischio estinzione. Ma, per quanto le stime di ripopolazione siano piuttosto confortanti, continua ad essere vulnerabile. Non solo per via di fattori ambientali e climatici, ma anche per la sua lenta riproduzione.

Attualmente si contano circa 2.000 panda in libertà, a cui si aggiungono gli esemplari in cattività e nei territori protetti come quello del centro di Dujiangyan.

 

Le minoranze dello Yunnan

Oltre alle scenografica risaie terrazzate, lo Yunnan è la provincia con la maggiore concentrazione di etnie. Infatti, si dice che un terzo di tutte le etnie della Cina viva proprio qui, mantenendo le proprie tradizioni, usi e costumi. Ben 26 nazionalità diverse, tra cui Han, Wa, Bai, Zhuang e Moso.

Di queste, l’etnia Wa rappresenta quella più ricca e variegata. I loro usi spaziano dalle danze tradizionali, che celebrano gli atti quotidiani. Ad esempio, la danza che accompagna la lavorazione del riso, per propiziarsi i futuri raccolti.

L’etnia invece più “moderna” è quella dei Moso. I loro villaggi hanno infatti una struttura di tipo matriarcale, il ruolo delle donne all’interno dei clan è centrale. Tra i Moso è la donna a dirigere le faccende più importanti, nonché a tramandare l’eredità del cognome.

 

Viaggio in Cina cosa sapere

Ok, hai deciso quale sarà la tua destinazione nel 2025. Ma quali consigli di viaggio in Cina seguire, per partire con il piede giusto?
Partiamo con un’ottima notizia, valida fino alla fine del 2025: il visto non sarà necessario per tutti i cittadini italiani! Ad oggi, per il viaggio è necessario solo il passaporto con validità minima di 6 mesi dalla data di rientro.
(PS: controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti.)

Un viaggio in Cina deve includere una selezione di ricchezze storiche e culturali, ma anche paesaggistiche. La varietà del paese è sconfinata e per averne un’idea sommaria basti pensare che solo l’Italia la supera per numero di beni classificati come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Per conseguenza, anche il clima è molto differente da regione a regione. Si passa dagli inverni lunghi e rigidi con estati calde nel nord, ai deserti dell’ovest, al confine con la Mongolia, all’umidità subtropicale del sud. La primavera e l’autunno sono quindi i periodi migliori per un itinerario che ripercorra le mete classiche.

Si dice che la tradizione passi anche da tavola e questo è particolarmente vero per la Cina, che vanta culture culinarie che affondano le loro radici in millenni di scoperte e una varietà negli ingredienti e nei metodi di preparazione enorme. Tuttavia, la cucina cinese non è solo esercizio di geniale inventiva, ma esprime una filosofia mirata al raggiungimento della perfetta armonia. In Cina il cibo è medicina, quando si fonde con i principi del taoismo.

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