Viaggio in Cina Sichuan
Hai già spuntato dalla lista dei desideri il classico viaggio in Cina? Questo maggio, ti portiamo alla scoperta di una delle regioni più affascinanti per cultura e natura: il Sichuan, letteralmente la regione dei Quattro Fiumi.
In Cina, spesso le cose non sono quel che appaiono. Il panda gigante, emblema del Sichuan, pur essendo erbivoro e mansueto è comunque un orso. Il pepe, pur essendo usato come spezia piccante, in realtà è il frutto di un albero della famiglia degli agrumi e viene usato per curare il mal di denti.
Le città sono sconosciute agli occidentali, ma sono le più grandi di tutta la Cina, e se chiedete dello Yangtze, il grande fiume che attraversa tutto il Sichuan, vi guarderanno interrogativi, perché qui si chiama Chang Jiang.
Inizia insieme a noi il tuo viaggio in Cina Sichuan:
– Viaggio in Cina Sichuan cosa vedere
– Il panda gigante
– Lo Yangtze
– Tai Qi
– Viaggio in Cina Sichuan cosa sapere
Viaggio in Cina Sichuan cosa vedere
Il Sichuan è una provincia particolarmente estesa, situata nella Cina sud-occidentale. Viene conosciuta come “Terra dell’Abbondanza”, principalmente per la sua cucina, la sua cultura diversificata e la ricchezza scenografica dei suoi paesaggi.
Cinque siti in particolare attirano i viaggiatori, perché iscritti al patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Tra questi, il sistema di irrigazione del Dujiangyan è forse quello meno conosciuto in Europa. Intorno al 250 a.C. il governatore Li Bing della provincia che poi divenne l’attuale Sichuan, intraprese la regimentazione del fiume Minjiang, per il controllo delle inondazioni e per l’irrigazione della piana di Chengdu.
Questo sistema, tuttora funzionante, devia parte dell’acqua del fiume Minjiang in un canale, per costruire il quale fu asportata parte della montagna.
Molti secoli prima dell’invenzione dell’esplosivo, per frantumare la roccia furono usati cicli di riscaldamento e rapido raffreddamento. Un ingegnoso sistema basato sulla differenza di profondità riduce la quantità di limo che entra nel canale e permette il deflusso dell’acqua in eccesso, per evitare inondazioni.
Un altro sito da non perdere per un viaggio nel Sichuan è il Buddha gigante di Leshan. Iscritto tra le dieci statue più grandi al mondo, con i suoi 71 metri scolpiti nella roccia, è la più grande statua di pietra di Buddha del pianeta.
Costruito come offerta al dio, per placare le acque turbolente che mettevano in pericolo le navi mercantili, venne completata 90 anni dopo e i detriti di roccia rimossa e depositata nei fiumi ne hanno effettivamente alterato il corso, col risultato di rendere la navigazione più sicura.
Il panda gigante
L’habitat del panda gigante è un altro dei siti Patrimonio Unesco del Sichuan.
Originario della Cina centrale, il panda gigante vive nelle regioni montuose del Sichuan. Verso la metà del XX secolo diventa un emblema nazionale, tanto da venire riportato sulle monete auree cinesi. Oggi è forse l’animale più famoso del Sichuan, perché proprio a Dujiangyan si trova il centro di ricerca e conservazione.
Qui programmi di volontariato danno ai visitatori l’opportunità di stare a stretto contatto con i panda giganti, lavorando con lo staff cinese per pulire i recinti, preparare il cibo e nutrire gli animali. Un’esperienza immancabile per sentirsi a contatto con uno dei simboli della regione!
Da adulto, il panda gigante può arrivare ad una altezza di un metro e mezzo circa, per il notevole peso di 200 chili. Il suo habitat è strettamente legato alla sua dieta, che è costituita quasi esclusivamente di bambù. Per una bizzarria scientifica, il panda è ufficialmente un carnivoro. In realtà, si ciba al 90% di vegetali: fino 40 chili di bambù al giorno.
Grazie al lavoro di scienziati, volontari e all’impegno di unità governative e private, oggi il panda gigante non è più a rischio estinzione. Ma, per quanto le stime di ripopolazione siano piuttosto confortanti, continua ad essere vulnerabile. Non solo per via di fattori ambientali e climatici, ma anche per la sua lenta riproduzione.
Attualmente si contano circa 2.000 panda in libertà, a cui si aggiungono gli esemplari in cattività e nei territori protetti come quello del centro di Dujiangyan.
Lo Yangtze
Tra i dieci fiumi più maestosi del mondo. Il più lungo fiume d’Asia e il terzo più lungo del mondo. Per 6.380 km, lo Yangtze, scorre interamente in Cina e il suo bacino idrografico ospita quasi un terzo della popolazione del paese.
Se in Italia è conosciuto come come Fiume Azzurro, in Cina è il Cháng Jiang: il fiume lungo. Il suo nome comune deriva da Yángzi Jiang, il nome cinese degli ultimi 435 km del fiume tra Nanchino e la foce.
Mentre il nome Fiume Azzurro, oggi gradualmente in disuso, iniziò ad essere usato in Europa nel XVIII secolo, probabilmente per analogia con il Fiume Giallo.
Lo Yangtze ha origine da numerosi affluenti nella parte orientale dell’altopiano tibetano. Sebbene tradizionalmente la sorgente si identifichi nel fiume Tuotuo che origina dalle acque di fusione di un ghiacciaio sul Monte Geladandong, i geografi moderni tendono a considerare la vera sorgente nell’affluente Dam Qu, che sgorga dal monte Jari, presso la cittadina di Chadan nel Qinghai.
Una crociera sullo Yangtze rappresenta il modo perfetto per conoscere l’ambiente naturale di questa regione, raggiungendo siti che sarebbero altrimenti inaccessibili.
Tai Qi
Secondo una leggenda, intorno al 1200 d. C., alle pendici del monte Wudang viveva un monaco taoista di nome Zhang San Feng. Un giorno, il monaco vide combattere un uccello rapace e un serpente e la capacità del serpente di vincere il duello non opponendo forza contro forza lo impressionò. La chiave era stata la morbidezza del suo corpo e dei suoi movimenti.
Zhang San Feng studiò quindi il modo in cui il serpente era riuscito a vincere il duello. Flessibilità contro durezza, movimenti circolari contro movimenti diretti, raccoglimento prima di scagliare attacchi veloci, apparente debolezza contro il battito fragoroso delle ali dell’avversario.
I principi opposti dello yin e dello yang del taoismo.
Fu sulla base di questi principi che costruì una sequenza di movimenti che ancora oggi, con le opportune differenze tra le varie scuole, formano la base delle varie pratiche di Taijiquan. O Tai Qi (Tai Chi nella traslitterazione fonetica occidentale).
Oggi, da disciplina marziale il Tai Qi si è trasformato in un esercizio di ginnastica adatto a tutti, per ristabilire il flusso energetico.
Viaggio in Cina Sichuan cosa sapere
Oggi, i cittadini italiani possono viaggiare per turismo in Cina. Per il viaggio è necessario il passaporto con validità minima di 6 mesi dalla data di rientro.
Un’ottima notizia, valida fino alla fine del 2025, è che il visto non sarà necessario!
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È il momento di iniziare il tuo viaggio: si parte a Maggio 2025.