IN GIAPPONE A NOVEMBRE

Icon Aprile 16, 2024
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Viaggio in Giappone a novembre

Il Giappone incarna l’armonia e l’equilibrio, due principi che ogni individuo cerca instancabilmente lungo il proprio cammino della vita. Nonostante l’impeto della globalizzazione possa far pensare il contrario, una visita al Paese del Sol Levante rivela la sorprendente coesistenza tra i maestosi grattacieli e i pacifici templi zen, tra i frenetici centri commerciali e la serena meditazione.

La cultura giovanile dipinge con tonalità vivaci i moderni distretti finanziari, mentre i profumi e i suoni della tradizione si trasformano con il mutare delle stagioni. Il rosso degli aceri che incendiano l’autunno, i delicati fiori di pesco che sbocciano in primavera, il frinire estivo delle cicale e il silenzio eterno delle terre innevate scandiscono il ritmo della vita giapponese. In questo ritmo, il turista riesce a cogliere millenni di storia nell’istante della modernità.

 

Scopri perché l’autunno è il momento migliore per programmare un viaggio in Giappone:
– Viaggio in Giappone: cerimonia del tè
– Il Giappone e i momiji
– Viaggio in Giappone a novembre: washoku
– Viaggio in Giappone a novembre: Tokyo e modernità

 

Viaggio in Giappone: cerimonia del tè

La cerimonia del tè, una delle “vie” della tradizione giapponese più celebrate, incarna il fascino intrinseco della cultura nipponica. Originariamente nata in Cina durante un periodo di intensi scambi culturali con il Giappone, le sue prime testimonianze risalgono al VIII secolo, documentate nel Canone del Tè scritto dal monaco Lu Yu durante la dinastia Tang.

Questo antico testo non solo narra le origini mitologiche del tè e il suo processo di lavorazione, ma dettaglia anche gli strumenti necessari per la sua preparazione e degustazione, fino a 28.

Col tempo, la cerimonia del tè non si limitò più solo a essere una pratica per la preparazione del tè stesso, ma divenne una forma di cerimonia spirituale. Ogni gesto, sia dell’ospitante che degli ospiti, rifletteva il processo meditativo tipico delle pratiche zen.

Per seguire alla perfezione la Chadō (la via del tè), sono stati identificati quattro principi fondamentali: Rispetto (敬), Armonia (和), Purezza (清), Tranquillità (寂). Questi principi si rifanno al concetto estetico del wabisabi, che enfatizza la bellezza nella transitorietà.

Partecipare alla cerimonia del tè è un’esperienza imperdibile, e farlo a Kyoto, tempio della tradizione per eccellenza, la rende ancora più memorabile. La perfetta occasione di immergersi nell’atmosfera di una machiya tradizionale e di assaporare il tè matcha: un salto nel cuore della cultura giapponese.

Il Giappone e i momiji

Se nel Nord America c’è il foliage, il Giappone non è immune al fascino del passaggio della natura. Da sempre l’avvicendarsi delle stagioni ha fatto parte della poetica giapponese. La sua storia risale all’epoca Heian (VIII-XII d.C.) e inizia nelle corti aristocratici come passatempo per comporre gli haiku. Diventa poi una pratica di uso comune nel periodo Edo. L’approfittare dei momenti più spettacolari che regala la natura è talmente parte della cultura, che è arrivata a influenzare il concetto di bellezza dei giorni nostri.

La stagione dei momiji coincide con il tardo autunno, quando gli alberi a foglie caduche si colorano di varie tonalità che spaziano tra il rosso ed il giallo, trasformando il paesaggio in cartoline indimenticabili.

I più famosi sono gli aceri giapponesi e il loro colore rosso brillante. Come in primavera si affollano i parchi per i ciliegi, allo stesso modo in autunno è la caccia agli aceri rossi la ricorrenza giapponese per eccellenza: il momijigari. E con il 66% della sua superficie occupata da boschi e foreste, si capisce bene come il foliage autunnale sia un’onda che investe il Giappone da Nord a Sud.

Esattamente come per l’hanami in primavera, anche il momiji ha le sue previsioni ufficiali: l’inizio è per settembre e la conclusione a dicembre.

Non perderti l’autunno in Giappone! Per viaggiare, i cittadini italiani devono avere un passaporto in corso di validità, mentre il visto non è richiesto.
Controlla il sito ufficiale di VIAGGIARE SICURI per gli ultimi aggiornamenti.

 

Viaggio in Giappone: washoku

Niente è più coinvolgente per immergersi nell’atmosfera tradizionale giapponese di trascorrere una notte in un ryokan. Queste antiche locande, risalenti al periodo Edo e rimaste pressoché immutate nel tempo, sono caratterizzate dai pavimenti in tatami e dalle porte in carta di riso, che creano un’atmosfera unica e suggestiva.

Dopo un bagno ristoratore, ci si veste con gli yukata e si cena provando la cucina kaiseki.

Il concetto di Washoku sintetizza le varie interpretazioni regionali della tradizione culinaria giapponese, che spaziano dai piatti di tutti i giorni alla raffinata cucina kaiseki. Rispettando l’equilibrio tra uomo e natura tipico della cultura giapponese, la presentazione del cibo in recipienti di lacca, ceramica, legno o bambù contribuisce al grande fascino del Washoku. Questa cucina non mira solo a soddisfare il palato, ma coinvolge tutti e cinque i sensi.

La stagionalità gioca un ruolo fondamentale, con l’utilizzo degli ingredienti tipici di ogni periodo dell’anno. Inoltre, la cucina giapponese segue la teoria cinese dello Yin-Yang e dei cinque elementi, garantendo la presenza di cinque sapori, cinque colori e cinque metodi di cottura, coinvolgendo tutti e cinque i sensi nell’esperienza gastronomica.

Scopri questa e altre particolarità della cultura giapponese nel nostro video!

 

Viaggio in Giappone a novembre: Tokyo e modernità

Tokyo, situata alla foce del fiume Sumida, è nota anche come Edo, la porta sul fiume, da quando Ieyasu Tokugawa stabilì qui il suo shogunato. Nel 1868, diventò la capitale del Giappone con il nuovo nome, letteralmente “Capitale Orientale”.

Questa metropoli tentacolare è descritta come la città dalle mille anime, lo strambo ombelico del mondo. Di giorno è popolata da salaryman e ragazze in divisa, mentre di sera è abbagliata dalle luci al neon.

Tokyo è considerata una delle capitali più affascinanti del mondo, poiché qui le tradizioni dei secoli passati convivono con gli elementi in continua evoluzione della cultura urbana moderna. Con una popolazione di 12 milioni di abitanti, l’area metropolitana di Tokyo ospita un quarto della popolazione giapponese, ma è dotata di un sistema di trasporto pubblico altamente sviluppato e straordinariamente efficiente.

Le sue architetture all’avanguardia la fanno somigliare a una sorta di New York in costante trasformazione, ma con un’enfasi su efficienza, sicurezza e cortesia.

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